Piscina Mirabilis nasce dal desiderio di rivolgersi innanzitutto ad una vastissima e non esclusiva comunità di danzatori-danzatrici, performer, attori-attrici, atleti e atlete, corpi, figure e persone il cui indirizzo è quello di proiettarsi sulla scena, una scena che non necessariamente coincide con quella canonica dell’attività professionale di spettacolo. La scena diventa luogo inaspettatamente quotidiano, dove il corpo ed il pensiero in movimento possano agire non informati da un ruolo predefinito.
Piscina Mirabilis mira ad incontrare i corpi in uno stadio che precede ogni risultato formale e
progettuale e artistico, nella libera concentrazione di un fare che viene prima di ogni servizio alla performance, al pubblico, all’organismo di produzione, allo studio finalizzato, allo ‘sharing’ e al laboratorio.
Piscina Mirabilis vuole favorire la messa in atto di una incandescenza dei corpi in uno spazio
aperto, circoscritto dalla possibilità di essere lì esclusivamente per trasformare lo spazio in un luogo di scambio immediato, sempre in totale perdita rispetto ad un’idea di compimento estetico.
Piscina Mirabilis crea un tempo, una durata e quindi un ambiente dove manipolare con cura
questa estroversione e articolazione fisica di sé, con l’unica certezza di essere circondati dallo stesso potenziale di altri corpi, in una coabitazione morbida sempre consapevole dell’ambiente in cui si evolve.
Arbitraria nonchalance di una intensità fisica non commerciabile.