Max Paiella ci condurrà in un viaggio musicale dove troveremo le nostre origini sociali, artistiche e persino politiche. In scena con degli oggetti fluttuanti per aria che simboleggiano le grandi canzoni sospese nei nostri pensieri e nel nostro cuore, Max, con dovizia di particolari, descriverà con la consueta ironia il nostro cammino musicale e sociale.
Per fare certe cose “Ci vuole orecchio” come diceva Enzo Jannacci, noi lo abbiamo sempre avuto, ora dobbiamo solo ricordarcene e ritrovarlo da qualche parte, cominciate a frugarvi nelle tasche!