Grazie al suo stile unico che fonde momenti di teatro, letteratura e filosofia, a illusioni perfettamente congeniate per lasciare il pubblico senza fiato, Andrea Rizzolini esplora i limiti di una forma d’arte – il mentalismo – ormai diventata tanto popolare quanto fraintesa.
Il mentalismo e suoi trucchi – non più segreti ma finalmente svelati – diventano il mezzo grazie al quale mettere in evidenza le diverse “zone di frizione” che caratterizzano il nostro modo di pensare al mondo: luoghi del pensiero in cui le nostre credenze entrano in contrasto tra loro, dove non è più così ovvio che cosa è reale e che cosa non lo è.
Uno spettacolo sovversivo, potente, rivoluzionario che invita gli spettatori a camminare in equilibrio sulla linea che separa la realtà dalla finzione, per arrivare a rendersi conto che si tratta di un confine molto più sfumato di quello che siamo disposti ad accettare.