Andrea De Rosa e Fabrizio Sinisi realizzano un originale e suggestivo adattamento della tragedia di Sofocle, uno spettacolo che ha al contempo un sapore antico e contemporaneo, la cui novità più importante è, illustra il regista, «l’aver affidato allo stesso attore i ruoli di Tiresia e di tutti i messaggeri», mettendo così in scena «un personaggio che, di volta in volta, rappresenti una manifestazione del dio Apollo, della sua voce oscura, dei suoi oracoli». È, infatti, il dio Apollo a dettare il destino di Edipo, incapace di riconoscere la verità sulle sue origini e sulla sua vita passata. È la voce di Apollo, il dio obliquo, a guidarlo attraverso un’inchiesta in cui colui che indaga si rivela essere il colpevole. Presto si comprende come il medico che avrebbe dovuto guarire la città è, in realtà, lui stesso la malattia. Perché è lui, Edipo, l’assassino e quindi la causa del contagio. La luce della verità è il dono del dio. Ma anche la sua maledizione.
REPLICHE