Bangkok: prime impressioni

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Maiale alla griglia, maiale glassato, maiale fritto, maiale glassato e fritto, zampette di maiale, salsicce, maiale bollito, zuppa con pezzetti maiale…

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Arrivate al nostro hotel, completamente addentrato in un quartiere periferico della città e per questo assolutamente tranquillo, facciamo un giro in cerca di cibo (tanto per cambiare) e dopo qualche centinaia di metri ci imbattiamo in  un piccolo mercato.

Oltre a bancarelle di frutta e verdura, con varietà impossibili da identificare, ci sono tantissimi venditori di cibi e snack cotti al momento. Ecco, mi dico, avremo un primo assaggio dello Street food thailandese, ma la scelta è tutt’altro che semplice!

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Abbiamo i sopra citati pezzi di maiale in tutte le forme e salse, zuppe al cocco o agrodolci da comporre con verdure e germogli freschi, brodi di carne e noodles, svariati intingoli che non saprei descrivere. Il tutto meticolosamente sporzionato in sacchettini trasparenti di plastica chiusi in modo preciso e identico da piccoli elastici e rigonfi come tanti palloncini.

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Puoi, passeggiando, guardare il pentolone o prendere in mano un sacchetto e rimirarne il contenuto. Se è di tuo gradimento, puoi tentare la fortuna: nessun ambulante parla inglese, quindi non ci sono chance di capire gli ingredienti dello spuntino. Quindi meglio farsi guidare dagli odori. Alla fine, dopo molte indecisioni, optiamo per una zuppa a base di cocco e polpettine di pesce con germogli di soia e verdure (super piccante), maiale glassato e un altro piatto a base di maiale macinato in una salsa agro dolce. Il tutto accompagnato da riso glutinoso (un tipo di riso cotto al vapore) e verdure crude che, come notiamo in seguito, vengono servite con moltissimi piatti.

C’è un bel mazzetto di basilico thai, una varietà dolce e molto aromatica, cetriolo affettato, un pezzo di cavolo cappuccio e fagiolini crudi – il tutto da sgranocchiare così, senza nessun condimento.

«Ma no!! – mi dice Sanja  mentre sto addentando il cavolo – Va aggiunta nei piatti, se vuoi un extra tocco di verdura fresca e croccante!»  … beh, lasciamo che il tempo ci dica chi ha ragione.

Un’altra cosa che ti colpisce subito appena arrivi in Thailandia, è l’estrema gentilezza delle persone. Basta che tu stia girando con lo zaino in spalla o ti stia guardando attorno un po’ sperduto, che subito qualcuno ti ferma e ti chiede dove devi andare. E lo fanno anche quando sai dove devi andare. Devi comunque fermarti e farti dare le indicazioni che già sai: fantastico!

Sulla via per la stazione dei treni ci hanno fermato cinque volte (le ho contate): «Where you go?», «Station», «Yes yes» ci dicono, quindi un sorriso e, annuendo col capo, indicano con la mano di proseguire. Sono solo 12 ore che sono qui, ma mi sembra già un posto magnifico!