Qualcosa di nuovo, anzi d’antico.

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antigone - TarascoSappiamo poco di Plauto: nato a Sarsina all’incirca nel 250 a.C., muore forse a Roma 66 anni dopo. Attore di successo, investe male i suoi soldi e finisce, per vivere, a girare la macina di un mulino. È tra un giro e l’altro che comincia a comporre commedie, diventando, assieme a Terenzio, il vertice del genere comico a Roma. Da buon esponente del teatro latino, si ispira alle commedie che andavano per la maggiore nel mondo greco. A differenza di queste, però, nella sua scrittura ciò che più conta è il gioco che si realizza nell’hic et nunc della scena, restando secondario l’approfondimento psicologico dei personaggi. Quando muore, entrano in circolazione una serie di testi a suo nome, molti dei quali poi risultati falsi. Tra le commedie considerate autentiche, ventuno sono giunte fino a noi (tra le quali le celeberrime Miles gloriosus, Aulularia e Casina). Ogni estate, per ricordare questo grande autore, a Sarsina viene allestito un ciclo di rappresentazioni teatrali: il Plautus Festival, l’unica rassegna estiva di teatro classico e di tradizione della Romagna. Gli spettacoli si svolgono nella nuova Arena Plautina, un teatro all’aperto costruito su un pendio naturale con struttura semicircolare a gradoni, in prossimità del colle di Calbano. La cinquantatreesima edizione del Plautus Festival prende avvio il 13 luglio, con uno spettacolo a invito: La storia di Antigonefavola in musica per cornacchie, cani selvatici, maledizioni, tiranni, sepolcri & fanciulle in fiore (nella foto), riscrittura di Ali Smith dalla tragedia di Sofocle. Questo spettacolo, presentato come “il resoconto di una cornacchia appollaiata su una delle sette porte di Tebe”, vanta la regia di Roberto Tarasco, autore molto attivo soprattutto nel torinese, collaboratore di grandi nomi della scena italiana (Alessandro Baricco, Lella Costa e Marco Paolini, tra gli altri). Il Festival si chiude, il 16 agosto, con uno spettacolo a cura degli attori del Laboratorio Teatrale del Plautus Festival: Menecmi di Tito Maccio Plauto, per la regia di Cristiano Roccamo (anche direttore artistico della manifestazione). Menecmi, un susseguirsi di situazioni “comiche per necessità”, è una delle commedie plautine di maggior successo nella storia del teatro occidentale, a lungo imitata: basti ricordare La Calandria del Bibbiena, I due gemelli veneziani di Goldoni e La commedia degli equivoci di Shakespeare. Molti nomi, una garanzia.

MICHELE PASCARELLA

13 luglio – 16 agosto, Plautus Festival, Sarsina (FC), info