Uno spettacolo comico e poetico che racconta la storia di una donna che ha tanta fame, così tanta fame da smettere di mangiare, liberamente ispirato al romanzo di Amélie Nothomb Biografia della Fame, e attraversato dalla storia dell’attrice. Siamo a Venezia, nel pieno degli anni ’80, e come l’acqua dei canali scorre il racconto, dove veneziano e italiano si alternano, passandosi la staffetta linguistica e segnando l’identità dei personaggi che affollano la memoria della protagonista. Tutta l’Italia si affaccia alla tavola di questo racconto: un’insegnante pugliese, la migliore amica napoletana. Non potrebbe che essere così, dato che in Italia si parla solo di cibo.