Un salotto di quartiere – Nuovo Cinema Pratello

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Via Pietralata è una viuzza che si dirama dalla più larga e nota via del Pratello, luogo di incontro per eccellenza di giovani (e non più giovani) bolognesi. Proprio in quella stradina laterale, al civico 58,  si trova la sede di Porta Pratello, uno spazio sociale e culturale gestito da Arci Bologna, Caritas Bologna e Cooperativa Idee In Movimento, attivo dal 2019 e che propone attività, manifestazioni (come la rassegna estiva Porta Pratello Summer Ground), servizi educativi, di portierato sociale, di promozione della salute mentale e molto altro, sempre in sinergia con altre realtà della zona. 

In una delle stanze di questo vivace centro creativo, nello specifico nella Sala Cenerini, ha preso vita un cinema di quartiere: è il Nuovo Cinema Pratello, nato dal desiderio di «generare uno spazio temporaneo ibrido di condivisione, intrattenimento e informazione attraverso il linguaggio cinematografico», come si legge dalla presentazione del progetto. L’ambiente è stato costruito collettivamente, da cittadini e abitanti del quartiere, invitati a portare oggetti di vario genere, come cuscini, lampade, piante e qualsiasi altro elemento si sentissero di donare per rendere la stanza un luogo accogliente e famigliare, il salotto pubblico di una comunità

A inaugurare le proiezioni è la rassegna OCCHIO, sguardi attenti sul cinema del presente, il progetto di Arci Bologna in collaborazione con Ucca, l’Associazione culturale per la diffusione della cultura cinematografica del circuito Arci: 7 proiezioni e talk a ingresso gratuito dal 7 marzo al 18 aprile, tutte alle ore 21.00.

Programma / 7 marzo – 18 aprile

I film sono stati selezionati dal catalogo di Ucca e ogni appuntamento è dedicato a una specifica tematica di stampo sociale, politico e culturale, al fine di aprire lo sguardo su questioni urgenti dell’oggi. 

Il primo titolo, Il terribile Inganno, è in programma questa sera, giovedì 7 marzo: si tratta di un docu-film della regista catanese Maria Arena, dedicato al ruolo della donna nella società contemporanea a partire dall’esperienza e dalle attività del Movimento Transfemminista Non Una di Meno. 

Si prosegue il 14 marzo con la proiezione di After Work di Erik Gandini, incentrato sugli interrogativi attorno all’etica del lavoro in epoca contemporanea. 

La timidezza delle chiome di Valentina Bertani è il racconto di  due gemelli omozigoti con una disabilità intellettiva, in calendario il 21 marzo.

Giovedì 28 è la volta di Gli ultimi giorni dell’umanità di Alessandro Gagliardo ed Enrico Ghezzi, in cui lo sfacettato panorama delle vite umane incontra l’occhio della macchina da presa; mentre il 4 aprile è in programma After the bridge di Davide Rizzo e Marzia Toscano, la storia di Valeria Collina, madre di Youssef, membro del partito jihadista.

Il calendario continua l’11 aprile con Now di Jim Rakete,, un documentario dedicato alla riflessione sui movimenti per il clima e l’ambiente. 

A chiudere la rassegna il 18 aprile è il documentario sulla resistenza bolognese The forgotten front di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzan. 

Ritorno al futuro o moda passeggera?

Nuovo Cinema Pratello, in quanto sala pensata appositamente per la visione collettiva, sembra reagire in controtendenza rispetto all’attuale momento storico: è risaputo e comunemente accettato, ormai, che film, corti o lungometraggi sono spesso relegati alle mura private della casa per una visione solitaria. La creazione di sale dedicate alla fruizione collettiva, allora, sembrano  promuovere e alimentare il valore del cinema nella sua dimensione di arte comunitaria.

In questo senso, Nuovo Cinema Pratello non è un progetto isolato: in molte città riaprono cinema storici (nella stessa Bologna si pensi al Modernissimo), o si creano nuovi spazi ibridi (come per esempio il Cinema-Libreria Odeon di Firenze). Sintomo di un urgente bisogno di tornare a incontrarsi o passeggero interesse sull’onda della moda del revival? Solo il tempo lo dirà.
Nel frattempo, proviamoci a con-dividere uno spazio-tempo collettivo davanti al grande schermo, magari anche scambiandoci qualche pensiero.