Astra Kulturhaus in RAW Gelände a Friedrichshain, avamposto di una Berlino ferroviaria e imperiale, ultimo margine rimasto rudimentale e vivo prima dell’assalto definitivo delle gru e dei grattacieli vetrati. Locali, mostre d’arte, occupazioni, il senso di un assedio. È lì che porteremo il nostro Punk filosovietico e musica melodica emiliana, nel pieno cuore della Deutsche Demokratische DISMANTLED Republik, la Repubblica Smantellata di Germania Est: CCCP in DDDR, appunto.. Nessun luogo migliore di quella capitale di crolli e resurrezioni per restituire ciò che ci è stato donato: un pugno di canzoni che cambiano la vita. Nate nei sotterranei delle case occupate, nel buio delle strade lastricate, nelle scritte sui muri, sulle pieghe dei volti: Live in Pankow; Punk Islam; Spara Jurij; Curami. In buona compagnia di altrettante pari.
Raddoppia a grande richiesta CCCP in DDDR, il concerto dei CCCP-Fedeli alla linea che unisce il Punk filosovietico e la musica melodica emiliana nel cuore pulsante della Repubblica Smantellata di Germania Est: alla data sold out in pochi minuti all’Astra Kulturhaus di Berlino di domenica 25 febbraio 2024 si aggiunge la NUOVA DATA di lunedì 26 febbraio.
CCCP in DDDR è ideato e prodotto in collaborazione con Musiche Metropolitane di Luca Zannotti e con BIS (Berlin Italian Shows).
Le prevendite saranno disponibili da mercoledì 6 dicembre alle ore 10.00 su Dice ed Eventim.
cantavamo: Kebab Träume in der Mauer Stadt
non mangio kebab da decenni e non sogno
o non ricordo, il mio è un sonno da sfinimento.
Smantellato il Muro, l’oltrecortina, il dopoguerra
la città intorno è una città del nord come le altre
cantavamo: Wir sind die Türken von Morgen
roba da forza lavoro a basso costo ma
sepolto Atatürk è la Sublime Porta
lo skyline d’Istanbul, mica roba nostra.
Nella mia Berlino il Reichstag è un palazzotto vetusto
fuori mano in fondo al parco e sul prato davanti
al tramonto pascola un branco di cervi.
Dietro c’è il Muro e una torretta per guardare oltre
sic transit gloria mundi – passami quella canna
Continua fino all’11 febbraio 2024 la grande mostra ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia “FELICITAZIONI! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024”, prodotta e organizzata dalla Fondazione Palazzo Magnani e dal Comune di Reggio Emilia. Un vero archivio collettivo che si apre al suo pubblico per raccontare, attraverso immagini, canzoni, testi, abiti, scenografie ed esperienze, chi sono stati i CCCP e il fenomeno che continuano ad essere grazie all’attualità dei concetti espressi in musica.
Info e biglietti: www.palazzomagnani.it/exhibition/felicitazioni-cccp-fedeli-alla-linea-1984-2024/
Alla mostra è collegato il libro-catalogo omonimo edito da Interno4 edizioni, 465 pagine a colori, disponibile presso il bookshop dei Chiostri di San Pietro e nelle librerie.
È disponibile in CD, doppio vinile o speciale box deluxe numerato e in edizione limitata “FELICITAZIONI!” (USM/Universal Music), che comprende due vinili 180gr, un CD, un libretto di 20 pagine con i bozzetti originali della mostra e foto live, 5 spillette da collezione, 5 cartoline con immagini inedite e le stampe di 5 ritratti del grande fotografo Guido Harari scattati a Palazzo Masdoni, storica sede del PCI di Reggio Emilia. I 18 brani storici dei CCCP – Fedeli alla linea si ricollegano al percorso della mostra. È possibile acquistare il box deluxe presso lo shop della mostra ai Chiostri di San Pietro e online sullo store di Universal Music: https://bio.to/FELICITAZIONI. Sono disponibili in CD e vinile anche le nuove ristampe dei 2 EP e 4 album in studio dei CCCP – Fedeli alla linea, tra i quali “1964 – 1985 Affinità – Divergenze Fra Il Compagno Togliatti E Noi – Del Conseguimento Della Maggiore Età”, “Epica Etica Etnica Pathos”, “Socialismo e Barbarie” e “Ortodossia II”.
Dal 24 novembre disponibile nei cinema “Kissing Gorbaciov”, il documentario per la regia di Andrea Paco Mariani, Luigi D’Alife, distribuito da OpenDDB che attraverso l’utilizzo di materiale d’archivio e le testimonianze dirette dei membri dei CCCP, ripercorre un viaggio lungo oltre 3.500 chilometri, da Melpignano (Salento) fino a San Pietroburgo. Il film narra il tour che ha saputo unire due mondi, scavalcando la cortina di ferro che separava l’Occidente dall’URSS, a suon di rock e punk.
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