Al via Crossroads 2015, fino a giugno tanto jazz e molto altro a spasso per l’Emilia-Romagna

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Jan Garbarek

 

Jan Garbarek
Jan Garbarek

C’è da perdersi, ogni volta, fra le strade e gli incroci di Crossroads. Da perdersi in un programma che offre di tutto e di più, su un territorio sempre più ampio e con una prospettiva lunga mesi. A fronte di tanta abbondanza una segnalazione come questa, lo diciamo mettendo le mani avanti, è poco più di un promemoria. Il consiglio è quello, come si faceva una volta, di strappare la pagina del cartellone (o procurarselo altrimenti) e tenerlo attaccato al frigo, o alla porta di casa, così da vederlo spesso.

Festival on the road per antonomasia, Crossroads è un viaggio attraverso le sfaccettature del jazz e i paesaggi della regione. Edizione 2015, la 16ª, con numeri da record. Dal 28 febbraio sino all’1 giugno, 52 concerti in 49 serate, oltre 500 artisti coinvolti su una ventina di città. Cast che si gioca i big senza rinunciare a nuove proposte e piccole grandi rarità. Si parte dal Teatro De André di Casalgrande: il 28 febbraio Cordoba Reunion con Javier Girotto.

E poi Diane Schuur omaggia Stan Getz e Frank Sinatra (Rimini, 17 aprile, Teatro degli Atti), Joshua Redman, (Imola, 21 aprile, Teatro Ebe Stignani), Jan Garbarek e Trilok Gurtu (Piacenza, 15 maggio, Teatro Municipale), il sudafricano Hugh Masekela (Correggio, 28 maggio, Teatro Asioli). Fra i connazionali, Enrico Rava con Irio De Paula (Coriano, 10 aprile, Teatro CorTe Jazz Club), e John De Leo (Cervia, 8 aprile, Teatro Comunale). A Ravenna dal 2 all’11 maggio torna Ravenna Jazz, con 10 giorni fitti di appuntamenti, e un cartellone di altissimo livello che sarà comunicato nei prossimi giorni.

E poi Fairgrounds del batterista Jeff Ballard (Parma, 17 marzo, Casa della Musica), Sexmob di Steven Bernstein rilegge Nino Rota (Lugo, 22 marzo, Teatro Rossini), la vocalist texana Hailey Tuck (Modena, 9 aprile, La Tenda), il multistrumentista Raul Midón (Rimini, 25 aprile). Poi gli appuntamenti al Jazz Club Torrione San Giovanni di Ferrara: Mark Turner (21 marzo), Peter Bernstein (28 marzo) e il trio del sassofonista Steve Lehman (18 aprile), pluridecorato dal referendum Top Jazz 2014.

Non finisce qui, anzi, e l’invito è continuare a sfogliare il programma fino alla fine, all’insegna anche di brillanti contaminazioni fra pop, rock e jazz senza confini, gli appuntamenti del Cassero Jazz di Castel San Pietro, Dozza e Correggio. Crossroads 2015 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni.

 

28 febbraio – 1 giugno, www.crossroads-it.org