Tom Brosseau è un folksinger e songwriter del North Dakota. Proviene da una famiglia operaia con un buon background musicale, ma non ha ricevuto alcun insegnamento formale.
Grass Punks (Tin Angel Records) è il suo settimo disco in studio, il primo in quasi cinque anni. Registrato e prodotto in una casa sulla FWY101 (Hollywood, California) da Sean Watkins (Nickel Creek), affronta i temi del vuoto derivante da false speranze e tradimenti ma anche i valori della lealtà e della perseveranza. E lo fa con le migliori frecce all’arco di Brosseau: una scrittura cristallina che infonde grazia ed eleganza ai canoni folk country e bluegrass, una tecnica strumentale raffinata ma mai compiaciuta, una voce calda e vellutata, che alterna toni confidenziali, vibrato e crooning e sa bene come avvolgere l’ascoltatore in una soffice nuvola di malinconia. La penultima traccia dell’album si intitola emblematicamente “I Love to Play Guitar”: sincera e sentita dichiarazione d’amore e d’intenti di un artista che ha stoffa da vendere ed è così romanticamente fuori dal tempo da poter ambire a diventare un classico .
30 ottobre, Ravenna, Tom Brosseau, Moog Slow Bar, vicolo Paderna, ore 22