Tutto ciò che facciamo si riflette sulla nostra vita e su quella degli altri, la cosiddetta legge causa – effetto. In parole spicce questo è il karma, tutte le azioni, buone o cattive che siano, torneranno indietro come un boomerang.
Karma Clima è il nuovo disco dei Marlene Kuntz, rock band piemontese nata negli anni ’90, tutt’ oggi ancora ben salda e in attività.
Un concept album, perché è così che possiamo definirlo, dato che tratta il tema sul cambiamento climatico che stiamo attraversando.
Prodotto da Taketo Gohara, grandioso produttore, arrangiatore e tecnico del suono, il disco è nato in Piemonte in tre diverse residenze artistiche, Viso a Viso Cooperativa di Comunità di Ostana, Birrificio Agricolo Baladin Piozzo e Borgata Paraloup, dove i Marlene sono entrati a stretto contatto con le comunità che vivono quei luoghi e borgate, realizzando una music factory aperta al pubblico. Scelta azzeccata per la band, un vero e proprio ritorno alle origini, l’avvicinarsi alle persone, all’arte e alla natura che ci circonda.
Il disco è composto da nove brani, nei quali la voce di Cristiano Godano, carismatica e potente, ci porta a osservare il mondo. Certo non sono più i MK di Catartica (primo album del 1994) dove le chitarre alla Sonic Youth impennavano: la band è maturata, gli anni passano, ma credo che oggi più che mai ci sia l’urgenza di avere ed ascoltare un album del genere, in cui la musica è veicolo di trazione per scuotere le menti.
L’indifferenza con la quale stiamo guardando il Pianeta andare a puttane è sconvolgente, passiamo le nostre vite a postare stronzate su Tik Tok o su Instagram, fregandocene altamente di ciò che stiamo facendo alla nostra Terra.
È più importante avere dei like che scendere in piazza e fare qualcosa di concreto per preservare la bellezza di ciò che abbiamo.
Quello che ci racconta la band è proprio questo, non siamo più esseri umani, ma esseri inquinanti.
Devastiamo tutto ciò che tocchiamo ma nonostante questo l’avidità e il Dio denaro sono molto più cari ed appetibili per l’uomo.
Un po’ come la leggenda di Re Mida che trasformava tutto ciò che toccava in oro, rivelandosi ben presto la sua maledizione.
Quando guardo la tv o leggo i giornali penso che ci meriteremo l’estinzione. Io stessa mi rendo conto che continuo a vivere la mia vita senza fare assolutamente niente, forse se nel nostro piccolo tutti noi facessimo un piccolo passo indietro, rispettando la terra che calpestiamo, un briciolo di speranza ci sarebbe.
Non sono un genitore ma riesco a comprendere la paura per i figli, catapultati in questo pianeta, chiamato Terra, ma che di terra oramai non resta che una manciata di granelli.
Questo è ciò che mi ha trasmesso questo disco, di un’eleganza e malinconia disarmante, apice raggiunto in Laica preghiera dove si presta la voce idilliaca di Elisa, che collabora con la band in questo pezzo: “Elisa ci regala la sua fantastica voce da brividi per impersonificare la musa stessa, creando con me un dialogo immaginifico da favola”, queste le parole del frontman Godano.
Quello che posso dirvi è di ascoltare questo disco, ricordandovi magari di compiere qualche piccolo gesto quotidiano come ridurre il consumo di plastica, non gettare immondizia per strada, preservare l’acqua facendone un uso consapevole, comprare meno e puntare su prodotti a km 0.
Questi sono alcuni esempi che farebbero la differenza sia per salvaguardare la Terra che ci ospita, sia per tornare essere umani nel vero senso della parola.
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Marlene Kuntz
Karma Clima
Ala Bianca /Warner 2022
Tracklist:
La fuga
Tutto tace
Lacrima
Bastasse
Laica preghiera (con Elisa)
Acqua e fuoco
Scusami
Vita su Marte
L’aria era l’anima