Acqua,Terra, Aria e Fuoco al Di Strada in Strada Festival a Santa Sofia

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Di Strada in Strada Festival, Santa Sofia

L’equilibrio dell’universo è regolato da 4 elementi: Acqua, Terra, Aria e Fuoco. Ognuno di questi elementi è esploso ed esternato alla perfezione al Di Strada in Strada, il festival di arti di strada che si è tenuto a Santa Sofia dal 13 al 15 di agosto.

Paesino incantevole, immerso nelle colline romagnole, dove ogni anno sull’alveo del fiume Bidente vengono installate delle vere e proprie opere d’arte, quest’anno con il “Cubo Paradossale”, ovvero dei cubi dove sono raffigurati dei volti e dove la geometria astratta di questi ci pone di fronte a dei paradigmi e guardando queste opere galleggianti sull’acqua riflettiamo sul nostro modo di vedere le cose e percepiamo che ognuno di noi è unico ed insostituibile, così come la visone di questi cubi all’apparenza così identici ma diversi l’uno dall’altro. L’acqua qui è l’elemento che raffigura la fusione, il fluire e lo scorrere.

Tutto scorre – Panta Réi  (Eraclito)

Ed è da qui che inizia il nostro viaggio.

Passeggiando per le vie, incontriamo Fatmir Mura che disegna con la sabbia, creando magiche emozioni. Immancabile ogni anno la Buskerella, il mercatino artigianale, dove troviamo vari artisti che con il metallo, rame, cuoio, legno e tessuti creano oggetti unici, come ad esempio le lampade e gli oggetti di arredamento con materiali naturali di Float EcoDesign Nature & Light. Tutte queste persone sono legate all’elemento Terra, alle proprie radici, al radicamento, alla creazione, ed è certo che susciteranno in voi grandi emozioni e stupore.

E la Terra sentii nell’Universo.
Sentii fremendo ch’è del cielo anch’ella,
e mi vidi quaggiù piccolo e sperso,
errare, tra le stelle, in una stella
(Giovanni Pascoli)

L’elemento Aria, anche se impalpabile ed inafferrabile, è quell’elemento che ci permette di comunicare e di avvolgerci completamente, così come tutti i musicisti che abbiamo incontrato lungo le vie del paese, gli Afro Dream, Dulce De Jarana, Faela, Mefisto Brass, (per citarne solo alcuni) accompagnandoci con sonorità afrobeat, cumbia, latine, ska e gipsy, dove è impossibile restare fermi. L’aria è quell’elemento che si pone tra il cielo e la terra, così numerosi artisti si spingono in acrobazie spettacolari, come gli Afuma, trampolieri del Togo, veri e propri artisti dell’Aria, o come Tsubasa Watanabe che con passi di danza e con la sua gestualità creativa con il diablo racconta la sua storia, una storia che attraversa lo spazio circostante che lo attraversa e che ci attraversa.

La vita era come l’aria. Sembrava che non ci fosse alcun modo di lasciarla fuori, o tenerla a distanza, e tutto quel che si poteva fare era viverla e respirarla (Nick Hornby)

Siamo arrivati alla fine di questo viaggio con l’elemento più potente, il Fuoco. La sua energia illumina, irradia vitalità, ed è il motore in grado di stravolgere la forma in cui agisce. Sarà perché sono sempre stata affascinata dal fuoco, sarà perché è insito nel mio DNA, segno zodiacale Sagittario, per tutte le tre sere consecutive non mi sono mai persa lo spettacolo della compagnia francese SuperCho, artisti specializzati in giocoleria e manipolazione del fuoco e della luce LED. Non a caso il nome di quest’anno del festival è “Incandescenti Eccezioni”. Uno spettacolo difficile da spiegare a parole, posso solo dirvi che non avevo mai visto niente del genere, una danza che attraversa le lingue di fuoco, i lampi di luce, passando dal rock a sound più misteriosi, dove il fuoco come nella pellicola di animazione di Miyazaki “Il castello errante di Howl”, prende vita, si manifesta, di fronte, intorno e dentro di noi.

Come on, baby, light my fire (The Doors)

E come ogni anno, la sera di ferragosto i fuochi d’artificio illuminano il paese degli artisti, degli amori e delle grandi speranze.

Grazie a tutti gli organizzatori, alla Proloco di Santa Sofia, a tutti i volontari e a tutti quelli che sono passati per queste colline immersi da una costellazione di pura magia.