A Zemfira piace la pioggia!

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Una bambina di circa 8 anni esce di casa con indosso una mantella rossa, per andare a scuola, che dista poche centinaia di metri da casa sua. La famiglia della bambina appartiene alla classe medio borghese: il padre insegnante di storia e la madre medico. La mantella è stata fatta a mano da un sarto, con un tessuto di pregio, quasi a ricordare la fattura del celebre cappotto di Gogol. La mantella è un regalo di compleanno.

 

 

Il cielo al mattino è già particolarmente coperto, ma la bimba dimentica a casa l’ombrello; appena uscita, inizia a battere una pioggia fastidiosa e incessante. La bimba per non bagnarsi si ripara sotto gli alberi e si ferma di fronte a una grande pozzanghera d’acqua pallida e cristallina nella quale vede il riflesso del suo corpo. Le scarpe sono leggermente scomode: la bambina negli ultimi mesi è cresciuta. Ha i capelli lunghi e curati e la sua mantella rossa. Spinta dalla bellezza di ciò che vede attorno a sé, inizia a intonare una melodia e corre a scuola: la bimba si chiama Zemfira. A scuola primeggia, nella musica particolarmente ma anche negli sport; il basket, infatti, è la sua grande passione. A casa, nel pomeriggio, ascolta i dischi del fratello: Black Sabbat, Queen, Nazareth… la musica rock è determinante per la sua crescita. Passano gli anni, Zemfira studia indefessamente, padroneggia la chitarra, diventa una musicista formata, si presenta di fronte alle maggiori case discografiche russe, consapevole della potenza dei suoi testi e della sua musica; viene subito presa in considerazione. La sua è una presenza scenica importante, i testi delle sue canzoni sono pieni di significati e spaziano dalla politica ai problemi della società. Zemfira diventa una star, un punto di riferimento per tutti i giovani. Il suo è un pop – rock moderno, ma la sua musica non è solo questo, poiché  risente di numerose influenze: dalle sonorità jazz alla bossanova, alla musica classica. https://www.youtube.com/watch?v=A29cDw57qWQ

 

 

Il rock, da sempre, porta nel proprio grembo i semi della protesta e la voglia di novità; forse proprio  queste sono la ragioni del suo appeal sulle masse. In Russia, sul finire degli anni ’90, questo genere musicale è l’arma che i giovani usano per protestare contro lo Stato.

Elemento fondamentale per un cantante, un musicista o una rock band è poi il look; quello di Zemfira (capelli corti, vestiti sportivi quasi sempre scuri), accompagnato da uno sguardo penetrante e determinato, inneggia alla libertà di comportamento. Zemfira è bella. https://www.youtube.com/watch?v=xpJ_fYyAeYk

 

 

Le canzoni di Zemfira funzionano nonostante lo scorrere del tempo. Raccontano la Russia,  un Paese sempre più complesso, attraverso temi ricorrenti e cupi come il dolore e la depressione che si possono tuttavia superare grazie all’amore universale; così, le canzoni di Zemfira sono spesso costruite sull’alternarsi di immagini buie e immagini piene di luce, simbolo della speranza.

https://www.youtube.com/watch?v=eR8uM1ado6Y

 

Zemfira è sempre stata una pacifista, per questo motivo appena è scoppiata la guerra Russo – Ucraina, nel 2022, la cantante, assai scettica sul regime di Putin, ha dichiarato: “нет войне – no alla guerra”. https://www.youtube.com/watch?v=Ap6dCyFTk-Y

In seguito pubblica sul suo canale YouTube il video della la canzone “не стреляйте – non sparate” che mostra diverse immagini del conflitto in corso, sottolineandone le atrocità e le ingiustizie.

https://www.youtube.com/watch?v=pZRVad45zsA&rco=1

Questo e altri video simili vengono quasi immediatamente oscurati: sembra di essere ritornati al tempo dell’Unione Sovietica, quando la censura impediva a chiunque di poter esprimere liberamente le critiche all.

Zemfira quindi si rifugia a Parigi, dove tuttora vive con la sua compagna: suona, canta, scrive e inneggia alla libertà sua e della sua terra. Zemfira ormai è padrona del mondo.

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Nasco a Cesena nel 1978, con la grande passione per la musica e un amore folle per Chet Baker. Lavoro da tanti anni, quasi troppi, come commercialista, districandomi fra imposte e dichiarazioni dei redditi. Mi appassiono fin da giovane alle arti e alle lingue, per poi scoprire la cultura sovietica e russa. Ora cerco di bilanciare il mio lato pragmatico con l’utopia dei miei sogni inespressi, affannandomi nel cercare un equilibrio. Nonostante questa mia doppia indole, credo che la vita debba essere concepita come la realizzazione dei propri desideri, per cui dopo una laurea al Dams ottenuta negli anni della mia senilità, sto realizzando un altro grande desiderio: quello di scrivere!