Giovedì 28 marzo alle ore 17 il Museo Civico delle Cappuccine inaugura Fine dell’utopia, una mostra-omaggio a Carlo Polgrossi, una delle personalità più significative del panorama artistico bagnacavallese degli ultimi 60 anni.
Carlo Polgrossi ha costruito il suo linguaggio artistico trasferendosi a Parigi negli anni ‘50, dove ebbe l’occasione di entrare in contatto con le opere di Nicolas de Staël e con gli artisti del gruppo CO.BR.A, successivamente connotando il suo lavoro di elementi surrealistici e giungendo infine ad una metafisica attraverso la quale raccontare la condizione umana tramite pennellate pervase di malinconia e ironia.
Saranno esposti in questa occasione i dipinti ad olio facenti parte dell’ultimo ciclo di lavori dell’artista, al quale si deve tra le altre cose anche la nascita e lo sviluppo, ormai quasi 50 anni fa, del Centro Culturale Polivalente all’interno del quale oggi trovano spazio il Museo, la Biblioteca, l’Archivio storico, il Fondo antico manoscritti e rari e la Fototec@.
Un intellettuale quindi che da molti anni vitalizza la vita culturale di Bagnacavallo, avendo contribuito a creare una mentalità che ha segnato il clima cittadino, permettendole così di diventare e di essere riconosciuta come un punto di riferimento sulla mappa non solo locale dei luighi più attivi in ambito culturale.
La mostra, visitabile fino a domenica 5 maggio 2024, inaugura la programmazione espositiva del 2024, incentrata sul Paesaggio umano, tappa finale del percorso triennale che ha caratterizzato la proposta culturale sostenuta dall’amministrazione comunale.
Dal 29 marzo al 5 maggio
il Museo sarà aperto nei seguenti orari:
giovedì e venerdì: 10-12 e 15-18
sabato e domenica: 10-12 e 15-19
Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1 maggio: 10-12 e 15-19
Causa lavori, si accede al Museo delle Cappuccine
dal civico 1 di via Vittorio Veneto (ingresso Biblioteca comunale Taroni)
Ingresso gratuito