Sabato 6 aprile 2024 alle ore 18:30 presso lo spazio espositivo Pallavicini22 Art Gallery in Viale Giorgio Pallavicini 22 a Ravenna, si inaugura la personale di Michele Buda “da uno a sette”, a cura di Luca Piovaccari e con testo critico di quest’ultimo a catalogo.
La mostra rimarrà allestita fino a domenica 28 aprile e sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato feriali dalle 16 alle 19. Finissage domenica 28 aprile dalle 17 alle 19. Ingresso libero.
La mostra si inserisce nel progetto di CARP Associazione di Promozione Sociale “Con altri occhi – Appunti di fotografia contemporanea”, una serie di esposizioni legate al medium fotografico a cura di Luca Piovaccari e Roberto Pagnani.
Questa ricognizione (anche se parziale) prende il via da vari incontri personali e, attraverso alcune discussioni, vuole riflettere sulla fotografia in genere quale ostinato spunto di ricerca. Questo linguaggio, a seconda degli autori, diventa medium assoluto o di supporto al proprio lavoro.
Autori che come testimoni del proprio tempo si sono confrontati in un modo o nell’altro
consapevolmente con l’influenza del lavoro di Guido Guidi, anche per le frequentazioni personali, ma che allo stesso tempo hanno sviluppato un proprio particolare linguaggio.
Gli sguardi di questi fotografi sono diretti anche alla normalità del quotidiano e all’attenzione del particolare, vogliono indagare la vita in ogni sua apparenza inaspettata e osservare di nascosto per frammentare con la loro visione il mondo.
L’evento, promosso e organizzato da CARP Associazione di Promozione Sociale in
collaborazione con lo Spazio Espositivo PALLAVICINI 22 Art Gallery, con l’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani e con Felsina Factory, si avvale del patrocinio dell’ Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna del Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale oltre al sostegno di SAGEM srl.
La Mostra
La fotografia che Michele Buda mette in campo per questo progetto comprende sette sequenze in progressione. Come in un crescendo di immagini adotta una sorta di montaggio visivo, con la rigorosa scelta del bianco e nero per portare l’attenzione sulle cose del mondo e su particolari che appartengono alla visione sensibile dello sguardo. Il lavoro di Michele Buda sa coinvolgere, al di là della lucida e fredda inquadratura. Le sue immagini non vivono solo di tecnica, ma portano con sé l’oggettiva malinconia contemporanea. Come sostiene Agamben, ogni autore è al tempo stesso nel suo tempo ma si dovrebbe porre anche a lato di questo, per osservare in maniera nitida e
obbiettiva la realtà, rappresentazioni che servono anche per farci comprendere meglio la vita. In mostra ci sono fotografie di chi conosce bene l’importanza della luce e delle ombre, in architettura e nella storia della pittura.
L’Artista
Michele Buda è nato nel 1967 a Ravenna, vive e lavora a Cesena.
E’ docente di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Ha studiato Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo all’Università di Bologna.
Ha iniziato ad occuparsi di fotografia all’inizio degli anni novanta partecipando a diverse
campagne fotografiche. Nel 2005 ha esposto al Fotomuseum di Winterthur e l’anno successivo al SK Stiftung Kultur di Koln. Tra le mostre si ricordano le personali alla Galleria Spazio Senzatitolo, Fotografie (2009) e One Day in Berlin (2013); alla Galleria Metronom, 9909 (2010) e Tricks and Falls (2012); alla Galleria dell’Immagine di Rimini, Tricks and Falls (2013).
Nel 2016 ha esposto nella mostra 4×4 architetture, presso Areafotografia a Monselice. Nel 2017 la mostra personale accademia, tratta dall’omonimo libro, è stata ospitata negli spazi della Galleria del Ridotto di Cesena. Nel 2018 la mostra personale Archivio Quasimodo per Cristallino è stata allestita nella galleria Corte Zavattini 31 a Cesena. Nel 2021 col progetto Sul confine è vincitore del bando Strategia Fotografia 2020 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Nello stesso anno si tiene la mostra negli spazi dell’Ex ospedale Testi a Cotignola e si stampa il libro Sul confine edito da Quodlibet.
Sue fotografie fanno parte delle collezioni di Linea di Confine per la fotografia contemporanea di Reggio Emilia, dell’IBC della Regione Emilia-Romagna, del Canadian Centre for Architecture di Montréal, del Fotomuseum Winterthur in Svizzera e del Institut für Kunstdokumentation und Szenografie di Düsseldorf.
PALLAVICINI 22 Art Gallery