Il 9 Febbraio è uscito l’EP della cantautrice ravennate Solo Ariel, Leftovers.
5 canzoni dense di emozioni, dove Solo Ariel si racconta e trasmette attraverso la musica tutti i suoi stati d’animo in travaglio. Un EP dolcemente malinconico che ho ascoltato e riascoltato più volte, catturata da tanta bellezza.
Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con Ariel.
Ciao Ariel, benvenuta su Gagarin Magazine! Innanzitutto complimenti per il tuo EP, un lavoro dal respiro internazionale, la scelta di cantare in lingua inglese è sicuramente dettata dalle tue influenze musicali e credo che anche i testi e le musiche siano perfetti per questo tuo fluire.
Dicci le tue 5 canzoni preferite in assoluto, (scelta difficile).
Le mie 5 canzoni preferite in assoluto sono
“I Heard It Through The Grapevine” di Marvin Gaye
“chi sei te” di ThaSup
“No More Tears” di Ozzy Osbourne
“Pull Your Money Down” dei Dead Sea Empire
“Art Deco” di Lana Del Rey
Ascoltando Leftovers mi è venuto in mente il titolo di un film, Amabili Resti, ed è così che definirei questo lavoro, frutto di notti insonni, di rituali, di lacrime, di sorrisi, tutto quello che resta, quello che ci hai donato. Trovo anche le canzoni e i testi ottimi per una colonna sonora, hai qualche regista con il quale ti piacerebbe collaborare? E invece in campo musicale ti piacerebbe collaborare con qualcuno?
Mi piacerebbe collaborare con Paolo Sorrentino a livello cinematografico e con ThaSup, Billie Eilish e Lana Del Rey a livello musicale.
Sto benissimo! Non potrei sentirmi meglio, l’uscita dell’EP ha completamente cambiato l’andazzo della mia vita, è un periodo che giova a tante cose e ne sono immensamente felice!
Noi speriamo di cuore di vederti presto dal vivo perché sei semplicemente una potenza!
Un forte abbraccio,
Cristina