Dal 15 novembre al 22 dicembre 2023, l’Alliance Française Bologna e l’Istituto di Cultura Germanica Goethe Zentrum Bologna ospitano la mostra Glück auf! Histoire Minière, un reportage fotografico realizzato da Ivano Adversi nelle zone minerarie della Ruhr in Germania e nella regione Hauts-de-France in Francia.
Il titolo della mostra – Glück auf! – vuole essere un omaggio al tradizionale saluto dei
minatori tedeschi che esprimeva la speranza che i compagni tornassero sani e salvi dalla
miniera dopo il turno.
Tra gli obiettivi di questa mostra, curata da Cristina Berselli dell’Associazione Terzo
Tropico e con il patrocinio del Comune di Bologna, quello di raccontare l’attuale
situazione di queste regioni minerarie, oggi in gran parte dichiarate patrimonio culturale dell’Umanità dall’UNESCO, e il loro importante passato per lo sviluppo industriale dell’Europa.
La mostra si compone di 40 fotografie in bianco e nero che Ivano Adversi ha scattato,
a più riprese, viaggiando tra Francia e Germania dal 2018 al 2022.
La mostra Glück auf! ci invita ad approfondire gli aspetti sociali, economici, ambientali
che hanno contraddistinto lo sviluppo industriale europeo e ad analizzarne il contesto e
le conseguenze.
Per l’Alliance Française e l’Istituto di Cultura Germanica è una nuova iniziativa che
conferma gli ottimi rapporti tra i due Istituti, da anni impegnati nella promozione
linguistica e culturale a Bologna in un’ottica Europea, plurilinguistica e multiculturale.
Con l’avvento della macchina a vapore, il carbone fu al centro della rivoluzione industriale
che si diffuse in tutta Europa a partire dalla fine del XVIII secolo, consentendo in
particolare lo sviluppo della produzione di massa, dell’industria tessile e dei trasporti.
Lo sfruttamento dei territori, soprattutto nel nord Europa, segnò in modo decisivo la
struttura della società, dell’economia, del paesaggio e complessivamente, possiamo dire
oggi, dell’ecologia.
Fin dagli inizi dell’800, gli importanti investimenti e i conseguenti imponenti flussi
migratori trasformarono i paesaggi rurali, che divennero pian piano paesaggi industriali,
che crebbero in maniera ininterrotta fino all’inizio del XX secolo. I centri urbani si
svilupparono velocemente per dare alloggio ai minatori e alle maestranze con la
realizzazione, dapprima di edifici popolari, poi di vere e proprie città con diversi livelli di
qualità abitativa.
La rapida sostituzione delle fonti di energia (petrolio, nucleare) negli anni ’70 e ’80, i grandi disastri con numeri impressionanti di vittime, una diversa attenzione all’ambiente e alla salute portò alla progressiva chiusura delle attività minerarie e alla loro graduale e
definitiva cessazione, a partire dagli anni 90.
L’intento di non distruggere un patrimonio industriale che può raccontare due secoli di
lavoro in queste regioni e la illuminata volontà di riqualificare le aree dei bacini minerari,
non destinandole all’abbandono e all’oblio, hanno dato il via a vasti e impegnativi processi
di riconversione ambientale e culturale che sono sfociati nella nascita di importanti
musei, aree ricreative, residenze artistiche, spazi espositivi e percorsi naturalistici che
rappresentano oggi attraenti metropoli di cultura del terzo millennio.
Molti siti minerari in Germania e in Francia e i “terril” (depositi piramidali dei materiali di
scarto minerari), sono oggi riconosciuti Patrimonio Mondiale Unesco.
IL FOTOGRAFO
L’interesse di Adversi per la fotografia è nato e poi si è sempre più sviluppato (termine
quanto mai appropriato) e andato di pari passo con la voglia di vedere e raccontare il
mondo. Il suo lavoro specifico è attualmente rivolto alla fotografia sociale e ambientale,
con un particolare coinvolgimento nell’indagine fotografica della trasformazione del
territorio, sia di dal punto di vista naturalistico sia da quello più propriamente antropico.
Nei suoi progetti previlegia le collaborazioni, per quanto possibile, piuttosto che
l’impegno solitario, pur avendo portato a termine da solo diversi progetti di durata
poliennale. Attualmente fa parte di un gruppo di fotoreporter e ricercatori principalmente
orientati al reportage sociale, antropologico e naturalistico. Numerose le mostre in Italia
e all’estero e i volumi pubblicati. Ha collaborato con Giorgio Celli, Claudio Mara, Nino
Migliori, Pino Ninfa e altri.
INFO TECNICHE
INAUGURAZIONE MOSTRA: MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2023, ORE 19
DOVE: Alliance Française di Bologna – Istituto di Cultura Germanica Goethe Zentrum
Bologna, via de’ Marchi, 4
ORARI APERTURA AL PUBBLICO: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle
18. Sabato e domenica chiuso.
MODALITA’ D’ACCESSO: ingresso libero