Riccione rinnova anche quest’anno la collaborazione con la Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna presentando un nuovo progetto espositivo che si propone di puntare i riflettori sull’artista visiva Silvia Naddeo, che utilizza l’antico linguaggio musivo in chiave contemporanea e in dialogo con i diversi media espressivi.
La storica Villa Franceschi di Riccione, prezioso spazio pubblico e piccolo gioiello in stile liberty, che conserva al suo interno un’ importante raccolta di opere d’arte moderna e contemporanea, anche quest’anno darà spazio a una delle voci più attuali e rappresentative della nuova generazione di artisti che esprimono le istanze più attuali tramite una inedita interpretazione delle tecniche musive.
Dopo l’ottimo riscontro della personale di Luca Barberini Tessere i sogni. Il mosaico a Riccione nell’anno del Centenario che si è tenuta nel 2022 nell’ambito della VII edizione della Biennale, quest’anno protagonista sarà l’artista Silvia Naddeo con Turbolenta. Mostra multisensoriale che indaga gli approcci della società verso il cibo e l’alimentazione. Un viaggio sensoriale e interattivo alla scoperta dei molteplici significati culturali e simbolici che il cibo assume nel nostro contesto sociale, attraverso un linguaggio ibrido che parte dal mosaico e incontra installazioni, sculture e nuovi media. Il percorso espositivo è inteso come un itinerario sensoriale alla scoperta dei molteplici significati culturali e simbolici che il cibo assume nel nostro contesto sociale fra la ricerca del cibo “sano”, ecologicamente prodotto e perciò “antico” e intriso di memoria e il cibo nella sua realtà odierna: confezionato e standardizzato dai macchinari industriali.
Un percorso interattivo, accompagnato da sonorizzazioni e video, che permette al visitatore di ampliare la modalità di fruizione dell’opera d’arte, dalla semplice osservazione alla ricreazione, come nel caso del progetto musivo multimediale MyPanino..
Ogni sala espositiva è un’immersione nelle tematiche care all’artista. Il messaggio giunge così nella sua forma più completa. Vedere, ascoltare, interagire, prendere coscienza che non c’è futuro senza sostenibilità.
L’esposizione di Silvia Naddeo viene a far parte di un grande evento di sistema che, una volta di più, dimostra come la sinergia fra due realtà culturali della stessa regione possa mettere in campo visioni nuove sull’arte e fare arte.
La mostra, promossa e realizzata dal Comune di Riccione e dal Comune di Ravenna, è a cura di Sara Andruccioli e Paolo Trioschi.
L’evento rientra nell’ambito della Biennale di Mosaico Contemporaneo di Ravenna, promossa, organizzata e sostenuta dal Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura e al Mosaico e Assessorato al Turismo, coordinata dal MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna e realizzata grazie al prezioso sostegno del Progetto del Ministero del Turismo per la valorizzazione di Ravenna come città del Mosaico, della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Raul Gardini, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di Romagna Acque Società delle Fonti.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile a Villa Franceschi dal 28 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024 nei seguenti orari: dal martedì al giovedì dalle 9 alle 13; sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Chiuso lunedì tranne i festivi.
Silvia Naddeo (Roma 1984) è un’artista visiva che lavora ibridando installazione, mosaico, scultura e nuovi media, fondendo la propria esperienza artistica al tema del cibo, indagandone gli aspetti socio culturali a cui è legato e che lo contraddistinguono.
Nel 2008 si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna completando la sua formazione con il Biennio Specialistico di Mosaico nel 2010.Nel 2009 partecipa al progetto Summer School on Mosaics Studies and Restauration a Damasco (Siria), organizzato dall’Ambasciata italiana di Damasco, la Cooperazione Italiana allo Sviluppo e il Ministero Italiano degli Affari Esteri.
Nel 2012 viene invitata a Mosca per la Residenza d’artista promossa dalla Ismail Akhmetov Foundation. Durante il soggiorno realizza l’opera Transition, che entra a far parte della collezione permanente della stessa fondazione.Nel 2016 viene selezionata per la Residenza d’artista all’Isola Comacina organizzata dalla Fondazione Isola Comacina, con il supporto dell’Accademia di Belle Arti di Brera e delle comunità Fiamminga e Vallone del Belgio.È vincitrice di diversi premi tra i quali il Premio Internazionale di Scultura Domenico Ghidoni nel 2015, il Premio Starting Point! Nel 2011, il Premio R.A.M. nel 2011 e il Premio Nazionale delle Arti nel 2010.Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero, tra cui la Galleria d’Arte Statale Na Kashirke e la Musivum Gallery di Mosca, il Museo d’Arte della città di Ravenna, la Chapelle Saint-Éman di Chartres (Francia), il Museo Civico Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento di Montevarchi e il Festival Internazionale di Mosaico Contemporaneo.
Villa Franceschi
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