Suore eccentriche, casalinghe disperate, donne in crisi, transessuali esuberanti, ambienti kitsch e storie comicamente mélo… benvenuti nell’universo di Pedro Almodóvar, di cui si festeggiano i 40 anni dal suo primo film di successo, “L’indiscreto fascino del peccato” con le sue future attrici-feticcio Carmen Maura e Marina Paredes. Per ricordare l’evento, la CG Entertainment ha restaurato 5 film degli esordi, dal 1983 al 1991, che Teatri di Vita presenta nella rassegna “Almodóvar La forma del desiderio” che riporterà sullo schermo i giovani Antonio Banderas, Victoria Abril, Miguel Bosé, Javier Bardem e Rossy De Palma in pellicole come “Tacchi a spillo”, “La legge del desiderio”, “Che ho fatto io per meritare questo?” e “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”.
L’appuntamento è a Teatri di Vita (via Emilia Ponente, 485, Bologna; tel.333.4666333; www.teatridivita.it) da mercoledì 16 a domenica 20 agosto, con due proiezioni giornaliere alle ore 19.30 (in sala) e alle ore 21.30 (negli spazi all’aperto), come anteprima del festival “Cuore di Spagna” (21-27 agosto), nell’ambito di “Bologna Estate 2023”, il cartellone di attività̀ promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e il contributo della Fondazione del Monte.
Divertenti, grotteschi, melodrammatici, scorretti, passionali, graffianti e sinceri, tutti i personaggi del mondo di Almodóvar sono mossi dal desiderio, che sia per amore, per vendetta, per riscatto o per puro piacere. E allora, “L’indiscreto fascino del peccato” del 1983 (16 e 20 agosto) ci immette spudoratamente nell’universo almodovariano con la strana storia di Yolanda, cantante in uno squallido nightclub, che quando il fidanzato muore di overdose, scappa dalla polizia e trova rifugio nel convento delle “Redentrici umiliate”, comunità di suore decisamente eccentriche, tra scrittrici di romanzi erotici e allevatrici di tigri, senza contare una trasgressiva madre superiora in cerca di peccatrici da salvare che però non resterà indifferente al fascino di Yolanda…
“Che ho fatto io per meritare questo?” del 1984 (17 e 19 agosto) ci porta nelle vicissitudini di “una famiglia normale, riconoscibile, ma totalmente fuori di testa. Lo straordinario è la cosa più ordinaria”, come ha detto lo stesso regista, raccontando la storia della casalinga disperata che fa la donna delle pulizie, del marito tassista, dei figli uno spacciatore l’altro omosessuale, della vicina prostituta, dello scrittore falsario: un ventaglio di personaggi tra iperrealismo e caricatura.
Famiglie sgretolate, amori non corrisposti, animi tormentati sono anche al centro di quello che Almodóvar ritiene il suo “classico”: “La legge del desiderio” del 1987 (17 e 18 agosto), film che lanciò la rivelazione Banderas, e cheracconta la storia di due fratelli il cui destino si incontra nuovamente nella figura di un ragazzo possessivo e minaccioso.
Tocca poi a “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” del 1988 ((18 e 19 agosto), una pellicola al femminile che narra la storia di tre donne perseguite e perseguitate da sentimenti di vendetta e rivalsa, nello spazio comicamente claustrofobico di un attico sui tetti di Madrid.
Infine, “Tacchi a spillo” del 1991 (16 e 20 agosto): intrecci amorosi coinvolgono i tre personaggi principali, coinvolgendo legami familiari e vecchi amori forse non ancora passati. Un film che ha mostrato anche l’iconica immagine di un Miguel Bosé in versione drag queen.
Centro di Produzione Teatrale
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