Venerdì 19 luglio sono andata a vedere i Baustelle nella magnifica cornice della Rocca Malatestiana di Cesena all’interno della rassegna di Acieloaperto. Concerto già sold out dallo scorso aprile e c’era pure da aspettarselo. Un grande evento per la città di Cesena, grazie agli organizzatori del Festival che voglio ringraziare con un grande applauso, che hanno alzato il livello ogni anno, portando sempre artisti di grande spessore.
Prima dei Baustelle si esibiscono Crista seguita da Filo Vals e Supertommi che mi sono persa dato che lavoravo fino tardi, una doccia al volo e subito via verso Cesena. Avrei fatto a meno di fare quella salita di 5 minuti che mi pareva di scalare l’Everest dato il caldo pazzesco ma alla fine ne è valsa la pena. La Rocca Malatestiana è un piccolo gioiello della città e azzeccatissima per i live. Facciamo in tempo a prendere da bere e fare un salto al merchandising per poi prendere posto, rigorosamente in prima fila e aspettare l’inzio del concerto. Sono le 21 e 45 ed eccoli carichissimi Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi accompagnati da Lorenzo Fornabaio alle chitarre e Julie Ant alla batteria (che adoro), salgono sul palco. Tutto il pubblico compresa me siamo in fibrillazione che quasi mi ci vuole un peacemaker non so se sia per il caldo o per l’emozione che mi stava travoglendo. “Amore atomico, Enola Gay”.
La scaletta oltre che proporre pezzi tratti dal loro ultimo album, Elvis, con un sound pazzesco e un mood rock, soul e blues, ha percorso un pò tutta la storia di questa grande band, una carriera quasi trentennale che ci ha riportato a Sussidiario illustrato della giovinezza con le meravigliose Gomma e La canzone del riformatorio facendoci tornare indietro nel tempo che sembra non essersi fermato mai. Commoventi ed emozionanti, Le Rane e I provinciali così come la reinterpretazione de La donna cannone di Francesco De Gregori, un omaggio all’amore di De Gregori per la sua Chicca, come la chiamava lui, malata da tempo e recentemente scomparsa. Grandiosa e monumentale come sempre Rachele, oltre alla sua vocalità angelica, non è stata ferma un attimo sul palco, come del resto tutto il pubblico letteralemente in delirio.
E come tutte le belle storie raccontate sui miti del rock, Francesco Bianconi afferma “Elvis è vivo, abita in Romagna e non se n’è più andato.” E ci credo anche io, perchè la Romagna e noi romagnoli emaniamo energia, sudore e rock ‘n’ roll allo stato puro. Immancabili La guerra è finita e Charlie fa surf che chiude questo indimenticabile concerto e io che “Prendo pastiglie che contengono Paroxetina, io non voglio crescere andate a farvi fottere”.
Davvero una bomba e un’esplosione d’amore perchè in fondo tutti vogliamo amare ed essere amati.