Siamo andati al Mercato Sonato a Bologna venerdì 14 aprile per il concerto dei Soviet Soviet, band nata a Pesaro nel 2008 e attualmente composta da Andrea Giometti (basso/voce), Alessandro Ferri (batteria) e Arianna Pasini (chitarra).
Dopo aver impezzato un po’ i membri della band e acquistato ben 2 shirt al banchetto del merchandising, aspettiamo con grande fermento questo live. Sono quasi le 23 e il trio sale sul palco con una potenza devastante, assolutamente degna dei grandi zar. Pezzi come Ghost, Endless Beauty, Ecstasy, No lesson, Star, rimandano a grandi gruppi come Joy Division, Cure, Placebo, A Place to Bury Strangers che ci fanno entrare in una dimensione astrale e parallela.
Tutto il pubblico è in estasi, io ballo senza fermarmi un secondo completamente rapita dal sound, mentre dietro di me un pogo senza sosta. La bacchetta della batteria si spezza arrivando sotto di me. Io nemmeno me ne ero accorta, talmente ero persa, per fortuna il mio compagno l’ha vista subito e me l’ ha data. E io con il sorriso sulle labbra mi sono tenuta stretta il cimelio per il resto della serata, che è gia collocato nel nostro salotto su una mensola.
Una band che ha saputo sfruttare le proprie infuluenze musicali trasformadole in qualcosa di nuovo, creativo ed originale. Dal post punk allo shoegaze, i Soviet Soviet sono questo ma non solo. Un basso, una chitarra, una batteria e la voce inconfondibile di Giometti creano un’ atmosfera dal profumo europeo, che quasi pareva di essere in un locale sperduto chissà dove.
Tre giganti sul palco del Mercato Sonato, sicuramente un live indelebile, come i tatuaggi sulla pelle e i graffi sulla schiena.