BRX!T: Zena è una canzone d’amore, una ferita nell’anima

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Zena è il nuovo singolo della band garage rock torinese BRX!T, terzo e ultimo estratto dal loro album d’esordio, in uscita a marzo.

Prodotta artisticamente da Bianco, “Zena” (come i liguri chiamano Genova) strizza l’occhio al cantautorato. Musicalmente ampia e sognante, con meno distorsioni e più melodia dei singoli precedenti, parla di un amore finito ma mai completamente risolto. Nostalgia e incomprensioni si rincorrono nel testo fino a esplodere in un ritornello in cui, come nella scena finale di “Fight Club”, i protagonisti si prendono per mano mentre il mondo esplode.

I BRX!T (“Brexit”, la “e” è cieca) sono un quartetto garage-rock nato 2021 nella periferia torinese, il cui credo è trovare nella sporcizia sonora un messaggio limpido da trasmettere. La loro storia inizia nel 2017 sotto il nome di Fratellislip, quando Gabriele e Alessio Ferrara (chitarra e batteria), Lorenzo Lesina (voce) e Davide Barbieri (basso) iniziano a scrivere canzoni ispirandosi ai sound tipici del brit-rock.

Zena è un pezzo dal sound malinconico, ideale per gli inguaribili romantici dai cuori spezzati, dove nonostante il mondo cada a pezzi, continuano a sperare che tutto andrà meglio.

Il cantautorato dei BRX!T scorre limpido seguendo un flusso sincero e interiormente lacerato. Questa è la forza di questo pezzo, dove la band ha lasciato da parte le chitarre grezze solite, scegliendo di percorrere un viaggio in bilico fra il sogno e la realtà, creando una sonorità soft e delicata.

Zena è tutto questo, una canzone d’amore, una ferita nell’anima, fermarsi un attimo per ascoltarsi dentro e buttare tutto quanto fuori.

“Genova l’unico posto in cui ho scelto di essere libero
due giorni in cui ho vissuto per un attimo in quello specchio che ho distrutto
in mille pezzi c’ero io tagliato dal vento
preso a merda in cerca di un porto
ti prego rispondimi per un secondo
pulisco lo schermo solo per vedere se avessi chiamato
ti sento distante mi parli
e d’un tratto
mi chiedi come sto”

 

“e mentre il mondo sta esplodendo rimaniamo solo noi”