Ricreare una fioca caducità, tra un sussurro, un gesto lento, il riferimento alla mimica pastorale: così nasce Notturno, la mostra collettiva che dall’1 al 4 febbraio abiterà gli spazi di Zefyro e Silaw Tax & Legal nel prestigioso Palazzo Hercolani di Bologna.
La ricerca di un linguaggio comune che possa raccontare l’umanità in tutte le sue diverse sfacettature è il fil rouge che unisce le opere degli artisti coinvolti: Martina Cassatella, Carlo Cossignani, Mariano Franzetti, Ipnose Studio, J&PEG e Dario Picariello, a cura di Domenico de Chirico.
Mani, filamenti e una luce pura che inonda lo spazio circostante caratterizza le opere di Martina Cassatella. Un vuoto in divenire è invece il protagonista silenzioso delle immagini di Carlo Cossignani: un vuoto che domina e plasma le forme, dando vita a un mix tra presenza ed assenza, luce ed ombra, sonno e veglia. La pratica artistica di Mariano Franzetti interpreta invece l’arte figurativa in chiave moderna, con soggetti contemporanei appartenenti al mondo reale, allestiti in tableau vivant ricchi di simbolismi e allusioni.
Mentre Roberto Delvoi, alias Ipnose Studio, accoglie la sfida di realizzare video d’arte come tributo alla persistenza del tempo, in opposizione alla sua fugacità, il duo artistico J&PEG, formato da Antonio Managò e Simone Zecubi, nasce da un riconoscimento del mondo reale attraverso gli occhi della rete. In bilico tra sacro e profano, fisico e digitale, è infine la pratica artistica di Dario Picariello che si cimenta nella meta-fotografia, realizzando installazioni e interventi sulle immagini, come il ricamo e il glitch.