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Livornese, classe 1934, Piero Ciampi è stato uno dei cantautori più importanti del ‘900 italiano.
Oggi, 19 gennaio, in occasione dell’anniversario della morte del poeta, abbiamo voluto ricordarlo così.
Anticoformista, controcorrente e senza ombra di dubbio riconoscibile come poeta maledetto a tutti gli effetti. Ci teneva così tanto da essersi fatto scrivere “poeta” alla voce “professione” sul passaporto.
Come cantante non raccoglie mai i favori della critica, nonostante le stupende pubblicazioni insieme all’amico di sempre Reverberi e al maestro Marchetti. L’attività di paroliere sembra invece regalargli più soddisfazioni: nel 1965 la sua Ho bisogno di vederti, cantata da Gigliola Cinquetti, arriva seconda al festival di Sanremo; negli anni ’70 invece scrive testi per Nada, che avrà poi un grande successo nel mercato discografico.
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“Ha tutte le carte in regola
per essere un artista:
ha un carattere melanconico
beve come un irlandese
se incontra un disperato
non chiede spiegazioni
divide la sua cena
con pittori ciechi, musicisti sordi, giocatori sfortunati, scrittori monchi”
Ha tutte le carte in regola (per essere un artista) è il manifesto artistico e culturale di Piero, dove l’autore parla del suo stile di vita assolutamente e incofutabilmente lontano dai canoni della società occidentale.
Le sue canzoni sono delle vere e proprie poesie. Malinconiche ma capaci di affondarti e affascinarti sin dal primo ascolto.
Ciampi è il perfetto esempio di tutta quella schiera di artisti incompresi in vita e celebrarti e osannati dopo la loro morte.
Dal 1995 proprio a Livorno è nato il Premio Ciampi, concorso riservato a canzoni inedite. Sono assegnati inoltre un premio per la miglior cover di una canzone di Piero, il premio al miglior esordio discografico dell’anno e un premio alla carriera.
Un bohémienne livornese, patrimonio artistico e culturale del nostro paese da consevervare e tramandare alle future generazioni, con cura.