L’Isola Delle Rose è il nome del nuovo singolo di Blanco, che anticipa il nuovo disco dell’artista in uscita in primavera, prodotto come sempre, dal fidato Michelangelo.
Blanco si mette a nudo completamente, mostrando le sue fragilità, parlando di un amore passato e mai sbocciato. Nonostante la giovane età Blanco dimostra ancora una volta di avere una forte sensibilità e di non aver paura di raccontare le paure dell’animo umano.
«Volevo fossi mia, mia, mia, mia, mia, mia, mia come se. Fossi stata tu ad aver scelto me. Solo per portarti una notte insieme a me. Sull’isola delle rose»
Chiaramente Blanco qui si riferisce all’Isola delle rose, la famosa piattaforma di circa 400 metri quadrati, che fu installata a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 dall’ingegnere bolognese Giorgio Rosa a 11 chilometri al largo della costa romagnola e 500 metri al di fuori delle acque territoriali italiane.
La storia di quest’isola è il simbolo di un mondo senza regole imposte, dove ognuno è libero di vivere come gli pare, storia che è stata raccontata anche nel film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney Sibilia con il grande Elio Germano. Questa isola rappresenta un rifugio, un luogo felice dove aggrapparsi e nascondersi nei momenti bui, dove c’era la speranza di una felicità ormai lontana.
Anche nel video, che potete vedere qui, il regista Simone Peluso, con la scenografa Michela Croci, l’hanno voluto ambientare in un campeggio meneghino di periferia, precisamente al Camping Village Città di Milano. Il cantautore si erge su una collina di rose per poi lasciarsi cullare dalle spine dei fiori.
Spine e petali insanguinati in questo nuovo singolo che ancora una volta ci spezza per la sua potenza e incredibile verità e purezza che solo pochi riescono a trasmettere.
“Ma mi fai sentire vivo, ogni volta che respiro, il tuo sapore è l’eco del mio dolore, ma se mi fai sentire vivo ogni volta che respiro, fino a rendermi uno schiavo, di un ricordo che è un passato.”