Bologna, 12 febbraio 2014, una luce si spegne. È quella di Roberto Antoni, alias Freak Antoni, leader e storico fondatore degli Skiantos. Oggi, a nove anni dalla sua scomparsa, il grande schermo si accende per ricordalo, per offrirne una memoria fatta di immagini, di canzoni, di sogni. Si tratta del documentario Freak e i suoi fratelli di Roberto Quagliano che arriva in sala al Cinema Arlecchino di Bologna martedì 31 gennaio.
Con spirito irriverente e iconoclasta Freak Antoni e gli Skiantos si sono fatti interpreti del 1977 bolognese. «Per evitare la noia, gli Skiantos volevano fare cose inaccettabili, come Duchamp, decontestualizzare. All’inizio sembrava un progetto da pazzi, in preda al bisogno di originalità, di lì a registrare il nostro primo disco, Inascoltabile, il passo fu breve. Alcuni ci consideravano dei provocatori gratuiti, dicevano che eravamo pazzi da legare, come quando facemmo la Spaghetti performance (successa realmente, con gli Skiantos sul palco che cucinano gli spaghetti e Freak che catechizza la platea: è una performance, non capite, siete un pubblico di merda!, ndr) e gli autonomi ci ricoprirono di sterco. La credibilità per noi, passava attraverso un’onestà di comportamenti. Ricordo Go crazy tratto dal 33 giri dei Dictators, il punk: dire tutto in poco e Bologna nel ’77 era come New York, noi eravamo parte di quel movimento, restando fuori da tutti i giochi politici, eravamo scomodi e non inquadrati», raccontò lo stesso Freak in un’intervista a Gagarin.
Un’immagine che ben emerge dal docufilm, composto da materiale di repertorio inedito di proprietà della Kamel Film, dal quale la vita del grande artista e cantautore emerge per frammenti. I fratelli di cui parla il titolo infatti sono in realtà sempre lo stesso Freak, ma visto in differenti fasi della sua vita. La comicità, la musica, la sua natura sempre un po’ fuori dagli schemi fungono da fil rouge del percorso di una vita.
In questo puzzle ci saranno allora due prodotti pilota comedy che non hanno visto la produzione per l’improvvisa scomparsa di Roberto, tra cui la puntata pilota del progetto RadioFreak – che ha visto Roberto vestire i panni di un ex militante di fede leghista emigrato in Nebraska – . E poi le immagini di Freak, nello studio di registrazione durante l’incisione di Lardo ai giovani, nonché i ricordi di alcuni amici, conoscenti e colleghi come Fabio Testoni, in arte Dandy Bestia.
31 gennaio, Freak e i suoi fratelli, Cinema Arlecchino Bologna, ore 21