Torna a Bologna BOOMing Contemporary Art Show

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Simona Gavioli - Ph. Massimiliano Mamo Capo

Nuove parole ed esperienze accompagnano l’imminente arrivo della nuova e terza edizione di BOOMing Contemporary Art Show, la fiera d’arte che troverà spazio presso Spazio DumBO a Bologna dal 2 al 5 febbraio.

Una fiera dedicata all’arte emergente e in stato di emergenza, nata fin dal principio con “l’obiettivo di scardinare il concetto di emergente non relegandolo più al mero dato anagrafico”, racconta la critica d’arte e curatrice Simona Gavioli. “Volevamo dare spazio a quegli artisti che avvertivano la necessità di venire fuori, di esprimersi, di portare a galla la loro esigenza comunicativa”. E questa nuova edizione vede rafforzarsi ancora di più questo concetto: “Ad emergere sono infatti anche i temi che si impongono all’attenzione del pubblico grazie al ruolo che assume l’arte. Un’arte necessaria, utile, portatrice di cambiamento”.

“La terza edizione segna l’inizio di una ripartenza”, prosegue Simona. “Dopo 11 anni nel sistema fieristico, di cui due segnati dalla pandemia, c’era il bisogno di ricominciare, con un nuovo alfabeto, in cui la fine segna l’inizio di un nuovo ciclo. Energico. Frizzante. Ma anche consapevole di quanto accaduto in questo decennio. Da qui la lettera Z che interviene nei nomi delle sezioni tematiche di BOOMing”.

BOOMing si svilupperà infatti su quattro rinnovate sezioni tematiche: Sprout(z), che raccoglie nuove modalità e pratiche artistiche, 7 Day(z) For Future, ispirata al movimento dei “Fridays For Future”, Feminism(z), dedicata a figure femminili di spicco nel panorama artistico, e Generation(z), dedicata a opere di giovani, collettivi e movimenti, nati dal ’90 in poi, che si stanno affacciando nel panorama artistico odierno.

 

 

Il ritorno di Feminism(z) conferma la particolare attenzione che la fiera rivolge ogni anno all’universo artistico femminile, per denunciare la sotto-rappresentazione delle donne nel sistema e nel mercato dell’arte. “La sezione dedicata ai femminismi ci accompagna fin dalla prima edizione”, racconta Simona, “sempre con un approccio al plurale, volto a cogliere la diversità dei punti di vista, dei vissuti e delle approssimazioni a una materia complessa, stratificata, tuttora ribollente di proiezioni e contraddizioni. Siamo mosse dalla volontà di offrire una panoramica quanto più completa del tema, dando spazio tanto a figure femminili di spicco nel panorama artistico nazionale e internazionale quanto a quegli artisti che hanno fatto della tematica femminile il cardine della loro ricerca, decostruendone e ricostruendone le fondamenta culturali e storiche e analizzandone i punti sensibili. Siamo onorate di ospitare nuovamente opere di Letizia Battaglia che era già stata un cuore importante della sezione durante la prima edizione di BOOMing. Le opere presentate da Crumb Gallery, stando alle parole della stessa Battaglia, raccontano una donna vera, sincera e senza orpelli. La forza e la potenza delle sue donne apre la strada a tutte le artiste e gli artisti che raccontano la moltitudine degli universi del femminile”.

 

 

Novità assoluta di questa nuova edizione è invece la particolare attenzione rivolta ai giovani. “Oltre ad una delle quattro sezioni tematiche della fiera, infatti abbiamo riservato ai giovanissimi un ampio spazio espositivo al primo piano del Binario Centrale”, specifica Simona. “11 ragazz* racconteranno la loro visione dell’arte che come vedremo si conferma essere impegnata nella trattazione di tematiche che toccano il nostro vivere quotidiano. In linea con questo, cioè con la convinzione che l’arte attraversi e abbia un ruolo chiave nelle nostre vite, è la scelta di coronare la fiera vera e propria con una serie di interventi artistici che ricadono nel mondo della performance, dell’arte partecipata e dell’arte pubblica”.

“La nostra visione è infatti quella di un’arte strettamente connessa alla vita, in grado di incidere e creare un impatto sia sul piano sociale che su quello individuale”, conclude Simona. “Naturale prosecuzione di questa concezione è il dare spazio ai giovani. Il futuro è nelle loro mani e diventa quindi fondamentale offrire loro degli spazi di espressione e sperimentazione tanto per immaginare quanto per comunicare la loro idea di futuro e le loro urgenze”.