Dopo il grande successo riscosso al cinema, Atlantide di Yuri Ancarani è pronto per arrivare anche al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, come protagonista di un’esposizione che si pone come una continuazione del film stesso. Manca un mese alla sua inaugurazione si terrà mercoledì 1 febbraio alle ore 18, mentre la mostra resterà aperta al pubblico dal 2 febbraio al 7 maggio.
Atlantide 2017 – 2023 è il titolo della mostra curata da Lorenzo Balbi nell’ambito di ART CITY Bologna 2023. Un progetto espositivo originale, pensato appositamente per il MAMbo da Ancarani che si configura come una vera e propria “esplosione” del film Atlantide, presentato in anteprima nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e, a seguire, in numerosi festival internazionali. I temi principali del film, quali la disperazione dell’adolescenza, la decadenza di Venezia, il degrado dell’ambiente e delle relazioni, tornano anche nella mostra al MAMbo, che può essere letta come un’unica opera corale, di cui il film, proiettato in una sala del museo, rappresenta solo una parte. Il pubblico infatti avrà così la possibilità di seguire una nuova narrazione che va oltre il lungometraggio, grazie a una serie di contenuti inediti prodotti.
Nel film, lo spettatore è guidato dallo sguardo del giovane Daniele tra le vie di Venezia, una città fantasma. Daniele vive a Sant’Erasmo, ma la sua emarginazione non è solamente geografica: anche i suoi coetanei lo allontano. Daniele però custodisce un sogno: possedere anche lui, come gli altri, un bachino che lo porti in testa alla classifica. I suoi amici infatti si dilettano nell’elaborare motori sempre più potenti, in grado di trasformare i piccoli motoscafi lagunari in pericolosi bolidi da competizione. Daniele vorrebbe essere uno di loro, ma ogni suo tentativo è destinato al tragico fallimento.
Ciò che emerge nella visione, al di là della storia di Daniele, è il protagonismo della città lagunare. Un protagonismo che torna e si intensifica all’interno degli spazi del MAMbo dove si trovano raccolti numerosi materiali prodotti nell’arco di circa sei anni, prima, durante e dopo la realizzazione del film. Ciò che viene sottolineato è la natura ambivalente di Venezia: una città soffocata dallo sfruttamento turistico e allo stesso tempo costantemente sotto minacce ambientali, dove gli abitanti vivono in bilico. Ancarani amplia questa connotazione geografi ca e urbana, per fare di Venezia un simbolo della decadenza del capitalismo.
I materiali di cui si compone il progetto espositivo sono vari e in alcuni casi si tratta di veri e propri cortometraggi, frutto anche del lavoro documentaristico svolto da Ancarani a Venezia. Tra questi spicca la doppia video-installazione allestita al cen tro della Sala delle Ciminiere in cui il pubblico ritroverà il carattere psichedelico del finale di Atlantide, con scene inedite, fasci di luci colorate del barchino di Daniele che si proiettano sui palazzi veneziani e la musica di Sick Luke e Lorenzo Senni/Francesco Fantini che viene suonata in sincrono da un’orchestra sullo schermo di fronte.
2 febbraio – 7 maggio, Atlantide 2017 – 2023, MAMbo Bologna. Opening mercoledì 1 febbraio