Forlì Grande Musica: arriva Ivo Pogorelich

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Ivo Pogorelich - ph Andrej Grilc

 

Evento cult martedì 6 dicembre a Forlì: Il grande pianista serbo Ivo Pogorelich, uno dei più celebrati al mondo, si esibirà al Teatro Diego Fabbri, ospite dell’Emilia-Romagna Festival.

Da oltre quarant’anni il suo nome è nell’olimpo dei grandi pianisti viventi, una figura che ha ormai un’aura leggendaria per via delle sue rare apparizioni e delle sue indimenticabili esecuzioni: ovunque si esibisca, Pogorelich crea sempre una grande attesa e con enorme consenso di pubblico.

A Forlì Pogorelich farà ascoltare due dei suoi autori più amati e più eseguiti: Schubert, e ovviamente, Chopin, compositore che lo ha visto al centro di una leggendaria controversia. Eliminato dalla finale del Concorso Pianistico Internazionale Fryderyk Chopin (Varsavia, 1980) per motivi mai definitivamente chiariti, la grande pianista Martha Argerich, convinta della genialità del giovane Pogorelich, fece un gesto clamoroso: abbandonò per protesta la giuria di cui faceva parte dicendo «Questo ragazzo è un genio». Un evento, unico nella storia dei concorsi pianistici, che ebbe un’eco fulminea nella comunità musicale mondiale che ha riconosciuto Ivo Pogorelich come il vero vincitore del concorso.

Il concerto di Forlì partirà dunque da Chopin, di cui eseguirà la Polonaise-Fantaisie, un’opera che appartiene all’ultimo periodo della creatività del grande compositore polacco (1846-’47) e che costituisce uno degli esiti più ambiziosi di quel pianismo dalla forma “aperta”, proiettata verso esperienze artistiche del futuro. Si passa poi ai Momenti musicali di Schubert, deliziose miniature alle quali il compositore austriaco si dedicò negli ultimi anni della sua vita. In essi converge una pluralità di elementi che sembrano affiorare dal passato come ricordi sonori, fra i quali si possono riconoscere melodie liederistiche. Tornando a Chopin, il concerto prosegue con la Fantasia in Fa minore, opera che si può considerare a sé stante, con uno schema non classificabile, nato dalla genialità del musicista polacco, che mette assieme elementi di diverso carattere, dalla marcia al corale ad una grande cantabilità, insieme a momenti di stampo quasi sinfonico. Segue la Berceuse (ninna nanna) uno dei suoi ultimi capolavori e una delle sue opere più sperimentali. La sua esecuzione pone molte difficoltà, le sonorità leggere, sfuggenti richiedono al pianista una grande delicatezza nel tocco, soprattutto nel leggerissimo basso ostinato che crea l’atmosfera cullante propria della berceuse. Il programma si chiude con la Barcarolle altro capolavoro di Chopin per particolarità delle invenzioni e per la complessità armonica, notevolmente audace per i tempi in cui fu scritta.

Nato nel 1958, Ivo Pogorelich ha iniziato a studiare musica a Belgrado, sua città natale, all’età di sette anni, continuando poi gli studi a Mosca. Nel 1976 frequenta corsi intensivi presso la famosa pianista georgiana Alice Kezeradze, con la quale si sposerà poco tempo dopo, mantenendo un profondo legame professionale fino alla sua scomparsa nel 1996. Vincitore di numerosi premi e concorsi, grazie alle sue interpretazioni anticonvenzionali, alla sua tecnica straordinaria e all’approccio innovativo all’interpretazione, Pogorelich, viene invitato ad esibirsi nelle più prestigiose sale del mondo dando vita a una lunga serie di concerti in Europa, Nord America, Australia e Giappone.  Ricca anche la sua discografia: 25 album e alcuni video; su di lui, in occasione dei suoi 40 anni di carriera, la televisione giapponese NHK ha realizzato un film documentario girato nella storica città di Nara. Grande anche il suo impegno a supporto dei giovani musicisti, a favore dei quali crea associazioni, costituisce appositi fondi e istituisce festival dedicati. Nel 1993 fonda a Pasadena (USA), un Concorso Pianistico Internazionale unico nel suo genere per non avere limiti di età e per il premio di 100.000 dollari. Attivo anche nel sociale, ha creato la Sarajevo Charitable Foundation per raccogliere fondi destinati alla costruzione di un ospedale per le madri e i bambini di Sarajevo. Pogorelich è anche il primo musicista classico ad avere il titolo onorario di Ambasciatore di buona volontà dell’UNESCO.

 

martedì 6 dicembre, ore 21 – Teatro Diego Fabbri, Forlì