Sciame: la capsule collection sostenibile

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Sabato scorso negli spazi del DAS – Dispositivo Arti Sperimentali, di Bologna, la Freewear Academy , dopo la fortunata edizione del 2019-2021 che portò alla realizzazione di Bswitch,collezione gender neutral e inclusiva, ispirata al rione della Bolognina, ha presentato al pubblico SCIAME, la capsule collection progettata da 12 ragazze dell’Istituto Professionale Aldrovandi Rubbiani di Bologna con il coordinamento creativo di Ksenjia Savicevic (Etikwear) e baumhaus.

SCIAME nasce all’interno di Freewear Academy, in seno al nuovo progetto “Le parole di tutt3“, percorso di formazione promosso da baumhaus, società cooperativa con base a bologna, e finanziato dalla call “Insieme per la Scuola” della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

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Il Progetto
SCIAME è un progetto collettivo, di tutte. È una collezione di moda streatwear e un fumetto, trae spunto da una lettura, è il risultato di un percorso complesso in cui 12 giovani ragazze, a confronto con la letteratura transfemminista, si raccontano attraverso modelli di pensiero crativo, dove inclusione, creatività, sostenibilità e circolarità sono al centro del progetto.
Sei mesi di esperienze di formazione e di confronto che le ragazze hanno attraversato durante lo svolgersi del progetto: dalle letture alle riflessioni sul linguaggio transfemminista e sulla moda circolare, esplorando l’idea di un’economia più sostenibile, fino allo sperimentare concreto della creatività nella realizzazione della mini collezione e nella pianificazione dei processi di vendita possibili.

Il nome del progetto è tratto dalla poesia “Lo sciame” di Jeannan Verlee, Poesie per ragazze di grazia e di fuoco, Rizzoli 2018, a cui le studentesse si sono ispirate per creare la nuova mini-collezione di abiti e accessori e a cui si ispirano le sorie illustrate della fumettista Martina Sarritzu.

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Lo studio
Dalla lettura creativa di testi della letteratura femminista, scelti di concerto con il Patto per la Lettura di Bologna, gli organizzatori hanno estrapolato alcuni concetti chiave (femminismi, autodeterminazione, sorellanza potere, empowerment, patriarcato, consenso, corpo, corpi) che potessero essere di ispirazione per le ragazze. Da qui, le studentesse hanno individuato 6 parole di riferimento come punto di partenza per l’ideazione e la progettazione grafica della collezione di streetwear, composta da 6 capi scelti direttamente dal gruppo di lavoro.

Appetito, Io, Elettrica, No, Metamorfosi, Abbraccio. Sei parole che rappresentano il punto di incontro tra il pensiero politico e la letteratura transfemminista con le biografie e i desideri delle partecipanti.

Sciame è green e inclusivo
Nulla è stato acquistato per produrre la line SCIAME. Gli abiti sono anche storie, i capi sono pezzi unici e per tutti. La collezione è interamente prodotta utilizzando le rimanenze di magazzino di aziende di moda del territorio che donano alla cooperativa Gomito a Gomito i tessuti che altrimenti andrebbero distrutti.
Sciame è ecosostenibile ma è anche inclusione e multiculturalità, l’intera collezione è stata confezionata dalle donne detenute nella sezione femminile della Casa Circondariale della Dozza, grazie alla partnership con quest’ultima.

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La voce delle giovani artiste
Madalina Albu, 19 anni, frequenta la 5° dell’istituto Aldrovandi Rubbiani, indirizzo moda, la sua visione è chiara: «Attraverso la sfilata tutte noi abbiamo presentiamo al mondo il nostro progetto x parlare di moda sostenibile in linea con l’economia circolare. Questa esperienza mi ha aiutato a capire tutto il processo di creazione e di produzione di una collezione moda. Da testi transfemministi, racconti e poesie abbiamo selezionato delle parole che sono state tradotte in capi. Personalmente sono stata ispirata dalla parola empowerment, intesa come miglioramento della condizione femminile».

Martina Sarritzu, illustratrice e fumettista, di stanza a Bologna. A lei si deve la graphic novel associata alla collezione di abiti, edita per Canicola Edizioni. «L’adolescenza è uno dei temi cardine dei miei progetti. Il mio lavoro è consistito nell’osservazione e nella conoscenza delle ragazze. Ho parlato della adolescenza di adesso. Ho trovato gli stessi nodi, paure, afflizioni e entusiasmi che ho provato alla loro età. Dopo i miei due giorni di osservazione ho raccolto, attraverso racconti e bigliettini, i sentimenti, gli stati d’animo e i fatti della loro vita. Nei bigliettini c’era del detto e del non detto. A questi ho unito il mio sentire. È stata una bella sfida e spero di essere riuscita a rappresentarle al meglio. Per raccontare gli altri ho dovuto raccontare la mia, sono tornata a me per poi dedicarmi a loro. La graphic novel è l’incontro tra due verità, la mia è quella che ho intuito dalle ragazze. Da qui ho scritto 6 storie illustrate: abbraccio, io, metamorfosi, elettrica, no, appetito. In queste parole e testimonianze c’è l’incontro e lo scontro tra desideri diversi. Le storie sono nel complesso abbastanza brevi. Per ogni storia ho usato uno stile di disegno diverso, perché ogni abito è diverso».

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Queste le testimonianze di chi ha partecipato all’ideazione e alla realizzazione di SCIAME, il progetto in linea con i dettami della green economy: sostenibilità e circolarità. Ogni capo è stato prodotto in numero limitato in modalità made to order (si produce solo quello che viene ordinato), in modo etico e senza sprechi. Stessa filosofia per gli acquisti, nessun intermediario, da martedì 6 dicembre i capi della collezione saranno infatti venduti sullo shop online di Gomito a Gomito, a cui andranno i proventi.

Ogni pezzo della collezione è unico e varia nell’offerta (t- shirt, girocollo, zaino, shopper, la maxi dress, harness) e nei colori: fucsia, arancione fluo, nero e stoffe animalier. C’è di più, gazie al bando ‘Insieme per la scuola’ i costi sono abbastanza accessibili.