Plantings on Pluto: danza contemporanea in Festival, nella campagna bolognese

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Compagnia Davide Valrosso

 

Dall’ 11 al 13 novembre va in scena, negli spazi agricoli-culturali delle Sementerie Artistiche nella campagna di Crevalcore la prima edizione di Festival Plantings on Pluto, progetto che nasce e si sviluppa nell’ambito di ATELIER DELLA DANZA – Centro sperimentale per le arti della danza e della coreografia, ideato dai coreografi Simona Bertozzi e Fabrizio Favale, in collaborazione con Sementerie Artistiche e realizzato con il contributo del Comune di Bologna nell’ambito dell’accordo di programma con MiC Direzione Generale Spettacolo a sostegno di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche e nel territorio metropolitano.

Da ottobre a dicembre 2022, per poi riprendere le attività stabilmente dal prossimo anno, i due coreografi sperimentano, all’interno degli spazi innovativi delle Sementerie Artistiche, il prototipo del primo Atelier dedicato esclusivamente alla sperimentazione e alla ricerca nella danza e nella coreografia. Attraverso residenze di produzione, di ricerca, di sperimentazione, con laboratori, con aperture pubbliche e con Plantings on Pluto. Atelier della Danza nasce per diventare un nuovo punto di riferimento per danzatori e coreografi, con un programma gestito totalmente da artisti.

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Simona Bertozzi

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Festival Plantings on Pluto è una tre giorni che nasce in pieno autunno per ospitare le nuove tendenze della danza attraverso eventi, spettacoli, esperimenti. Simile a un festival, nella successione degli eventi e nella moltitudine degli artisti coinvolti, ma allo stesso tempo Plantings on Pluto abbandona qualsiasi formato e contenitore per presentare al pubblico delle vere e proprie gemmazioni artistiche e coreografiche non ancora del tutto sbocciate. Come una semina in un luogo e in un tempo a venire, magari lontanissimo: piantagioni su Plutone. In questo orizzonte i coreografi coinvolti sono invitati a presentare un oggetto artistico nella sua fase germinale, o una parte del loro percorso di ricerca o di sperimentazione, o ancora uno studio sul movimento del corpo che stanno indagando, o qualsiasi altro loro desiderio e necessità in una condizione di massima libertà creativa. L’idea di base è la condivisione di questo frammento artistico, un esperimento collettivo, un’esperienza e un’occasione di scambio e dialogo diretto con lo spettatore e con il territorio, che si situa nello specifico nell’Area Metropolitana di Bologna.

Venerdì 11 novembre (dalle ore 19) Plantings on Pluto si apre con compagnia Fabrizio Favale & First Rose che presenta Winter Forest – the Raining Version, coinvolgente lavoro che crea un paesaggio inclassificabile dal carattere invernale, glaciale, come di foresta nordica ottenuto, con speciali effetti di luce riflessa su un fondale di seta. Qui si muovono tre danzatori in una danza fatta dell’intreccio fra un’elevata complessità tecnica e movimenti sconosciuti, come di creature di altri mondi.

La Compagnia Simona Bertozzi Nexus è in scena con WELT Canzone 1, progetto coreografico inteso come esperimento di infinita apertura, per il grado di immersione nel corpo, ma organizzato e circoscritto in una danza che ha la durata di una canzone.

Innestato su questa propulsione tentacolare e vitalissima, WELT si configura come progetto multiforme e contenitore di azioni performative, spettacoli, laboratori, dialoghi, incontri concepiti e strutturati ponendo il corpo al centro della riflessione e della pratica.

Per la poliedricità della sua natura e per l’orizzonte tematico e corporeo che abbraccia, WELT si rivolge a presenze eterogenee come: danzatori, giovani in formazione, amatori di diverse età e provenienza geografica, studiosi e operatori culturali.

A seguire il coreografo Davide Valrosso presenta Symposium, che affonda la sua radice nel valore della scrittura istantanea, data dall’incontro tra il coreografo e il musicista, della città, paese o borgo che ospiterà la performance. Symposium consiste in una pratica di disponibilità, per spostarsi verso il proprio partner, in un’azione di “migrazione” e di messa a disposizione reciproca. In scena un unico elemento, una scatola, con la quale il pubblico è chiamata ad interagire, aggiungerne un proprio pensiero o incoraggiamento per il futuro. La scatola viaggerà di piazza in piazza, creando così invisibili ed anonime relazioni tra persone sconosciute.

Sabato 12 novembre (dalle ore 16) la Compagnia Fabrizio Favale & First Rose è sul palcoscenico con Danze Americane, intenso assolo di Fabrizio Favale, che presenta una serie di danze come fossero degli esercizi o un training, in cui il danzatore partendo da alcune tecniche e modalità specifiche della danza moderna e postmoderna americana (da cui l’autore stesso proviene), le articola e le proietta verso il futuro in liberi e sperimentali possibilità di sviluppo. La scena è costituita da un grande fondale di seta arancione, davanti al quale si muove il danzatore attraversando sottili muri di fumo bianco ottenuti con speciali effetti luce (opera di First Rose), che cambiano continuamente il disegno e la profondità spaziale.

A seguire la Compagnia Simona Bertozzi Nexus è in scena con WELT Canzone 2, seconda fase del progetto WELT, che si basa sul concetto di corpo inteso come lo strumento con cui ci si orienta nel mondo, con il corpo si costruiscono relazioni, si abitano i paesaggi mutevoli, accogliendo l’altr* da sé come un evento necessario e vitale.

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Fuego

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Domenica 13 novembre (dalle ore 16) la giornata conclusiva del Festival si apre con il lavoro della Compagnia Simona Bertozzi Nexus, in scena con Onde-Studio, che prende forma attraverso una scrittura coreografica, gestuale e musicale che si espande nel susseguirsi del dialogo tra posture mutevoli, vibranti e desideranti. Nel movimento e nel dialogo tra i corpi, biologici e sonori, emergono pieghe anatomiche imprevedibili e visionare. Simili a onde d’urto, a vibrazioni e cambiamenti di stato, in cui l’azione individuale prende forma sfilacciando i contorni tra provenienza e proiezione. A seguire la Compagnia C.G.J Collettivo Giulio e Jari presenta Fuego, coinvolgente performance che vuole attivare un circuito di dinamiche e ritmi generato da un nucleo coreografico che si espande attraverso diversi moduli. Un formato coreografico e sonoro che si nutre di un continuo divenire, declinando sviluppi, durate, intenzioni, temi, slanci che si propagano in un tempo serrato come in un flusso senza fine. Si conclude con Fabrizio Favale & First Rose che presenta n primo studio di Distance sequence, lavoro incentrato sul concetto lontananza e prospettiva, vede in scena tre danzatori in uno spazio aperto a tre distanze diverse dal pubblico che si muovono all’unisono.

Le tre giornate di Festival Plantings on Pluto al termine degli spettacoli si concludono con X Zone, una sorta di zona temporale del Festival in cui partecipano artisti senza preavviso e che pertanto può risultare vuota.

Le compagnie Fabrizio Favale & First Rose e Simona Bertozzi | Nexus Factory, compagnie professionali di rilevanza internazionale e entrambi residenti a Bologna, con questo progetto ATELIER DELLA DANZA – Centro sperimentale per le arti della danza e della coreografia, individuano e disegnano un luogo che sia spazio di produzione permanente delle due compagnie, dove poter realizzare le produzioni artistiche che andranno poi rappresentate in anteprime assolute nello spazio stesso; Il progetto si configura anche come centro per residenze sperimentali per coreografi e compagnie di consolidata attività, questa sezione si potrebbe definire come il “cuore pulsante” di tutto il progetto. Spazio e tempo esclusivamente dedicati alla ricerca, all’innovazione e alla sperimentazione per artisti di ambito nazionale e internazionale con alle spalle un percorso di ricerca e creazione consolidato e attivo. Si tratta del tempo, delle energie e della ricerca che ciascun artista intraprende prima del tempo di produzione, prima di costruire la sua opera e che della sua opera costituisce le fondamenta; infine l’Atelier si pone come snodo culturale di incontro con la cittadinanza, innestandosi nel tessuto cittadino e rivolgendo le proprie attività all’intera comunità residente, aprendo il proprio spazio a attività di incontro, scambio fra pubblico e artisti internazionali, attraverso dibattiti e interviste, prove aperte, lezioni dimostrative e work in progress.

Per tutta la durata del Festival Plantings on Pluto aperitivo e cena con prodotti bio a cura dell’azienda agricola Valle Torretta.

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11-13 novembre – Sementiere Artistiche , via Scagliarossa 1174, Crevalcore -Bologna – info e prenotazioni: 347 0422749, atelierdelladanza.crevalcore@gmail.com– biglietti: intero 10 euro; abbonamento per i tre giorni di Festival 20 euro – ridotto 7 euro (studenti, over 65, tessera Coop, tessera Arci) – fino ai 17 anni 5 euro, gratis fino a 10 anni