Johnny O’Neal trio alla mitica Cantina Bentivoglio di Bologna

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Johnny O’ Neal - ph © Roberto Cifarelli

 

Ne ha di cose da raccontare sulla jazz life il pianista Johnny O’Neal, e lo fa con la tastiera piuttosto che riesumando aneddoti di una vita fuori dagli schemi. Lo si potrà appurare giovedì 3 novembre alla Cantina Bentivoglio di Bologna, dove O’Neal si esibirà per il Bologna Jazz Festival in trio con Josh Ginsburg al contrabbasso e Piero Alessi alla batteria.

Nato a Detroit nel 1956, Johnny O’Neal arrivò a New York all’inizio degli anni Ottanta. Ancora giovanissimo bazzicava già le formazioni di Milt Jackson, Sonny Stitt, Eddie ‘Lockjaw’ Davis, Buddy DeFranco, Clark Terry. Un ingaggio regolare al Blue Note gli permise di accompagnare gente come Dizzy Gillespie, Ray Brown, Nancy Wilson, Joe Pass e Kenny Burrell. In quel fortunato periodo ottenne anche un contratto discografico con la Concord e, soprattutto, entrò a far parte dei Jazz Messengers di Art Blakey. Vi rimase tra il 1982 e il 1983: il momento culminante della prima fase della sua carriera.

Johnny O’ Neal Trio – ph © Roberto Cifarelli

Nel 1986 lasciò New York e scomparve dai riflettori: per oltre due decenni ha continuato a esibirsi pressoché nell’oscurità, dovendo affrontare anche gravi problemi di salute. Pochi anni fa, all’improvviso, ricomparve a New York e da quel momento la sua storia ha ripreso l’originario slancio. Lasciati da parte gli aspetti più coriacei dell’hard bop (quello che masticava coi Jazz Messengers), O’Neal è oggi legato piuttosto al lato più swingante della grande tradizione dalla quale è emerso. È inoltre un entertainer di razza, come dimostra col suo stile vocale che mira a creare un coinvolgimento diretto con il pubblico.

giovedì 3 novembre, ore 22 – Bologna, Cantina Bentivoglio, via Mascarella 4/b – prenotazioni: 051 265416