Mario Fantin è stato un cineasta, fotografo e alpinista. Un uomo che ha deciso di raccontare ogni esperienza vissuta con tutti i mezzi che aveva a disposizione. A lui è dedicato il documentario diretto da Mauro Bartoli Il mondo in camera. Mario Fantin il cineasta dell’avventura, che sarà presentano in anteprima a Bologna al Cinema Orione, da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre, ore 21. Alla prima serata prenderanno parte anche il regista e i produttori Simone Bachini e Mario Chemello.
Prodotto da Apapaja e Lab Film, il documentario si avvale dei preziosi materiali d’archivio originali restaurati in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna e Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia. L’utilizzo delle immagini girate e scattate dallo stesso Fantin si abbina alle sue pubblicazioni, ai suoi diari e alle sue lettere inedite, per raccontare non solo la passione di Fantin per la montagna e l’avventura, ma anche il suo bisogno di documentare e trasmettere la memoria delle imprese a cui partecipava.
Fantin fu infatti cineasta di numerose spedizioni alpinistiche ed etnografiche extraeuropee nelle Ande, nel Sahara, nell’Africa equatoriale, in Groenlandia, nelle montagne himalayane. Uno straordinario narratore delle montagne e delle imprese estreme, da cui sono nate oltre 40 film, oltre centomila immagini, una ventina di opere monografiche e un centinaio di pubblicazioni sull’alpinismo internazionale, sull’esplorazione e l’etnografia.
Accanto alle immagini di archivio non mancheranno alcune testimonianza chiave per ricostruire la sua storia: Pierino Pession e Antonio Carrel, guide alpine del Cervino che hanno partecipato a diverse spedizioni con Fantin; Kurt Diemberger, alpinista e cineasta di montagna; e Valeria Tomesani, la nipote che ha conservato ogni cosa dello “Zio Mao”.
Dopo la prima tappa a Bologna, il film continuerà il suo tour di presentazione, con diverse tappe in giro per l’Italia: in particolare, in Emilia Romagna arriverà anche al cinema Rosebud di Reggio Emilia e al cinema Centrale di Imola.