Catalysi è un “movimento a catena” – ideato da Claudia Castellucci di Societas – che favorisce la discussione tra artisti, sia spontanea, sia preparata; prende infatti le mosse dal loro lavoro scenico per costruire un programma di lezioni, discussioni, esposizioni, laboratori, proiezioni, concerti e spettacoli.
Incentrato sulla sperimentazione scenica da parte di alcuni artisti principianti, Catalysi prende infatti avvio da due residenze artistiche (dal 19 al 29 Settembre); queste irradiano uno studio coordinato alimentando un Seminario e Laboratorio di scrittura critica (dal 20 al 22 e dal 27 al 29 Settembre dalle ore 10 alle ore 12) e, per la prima volta, un Festival teatrale ideato da un curatore principiante (dal 30 Settembre al 2 Ottobre).
Il Seminario e Laboratorio di scrittura critica diretto da Claudia Castellucci è riservato a 15 persone. La partecipazione è gratuita, ma si richiede a priori una frequenza costante. La domanda d’iscrizione va presentata a: atti@societas.es entro il 29 Agosto 2022.
I progetti destinati alle residenze scolastiche di questa edizione rinnovata di Catalysi (perché ampliata con il Festival) sono stati scelti da un comitato diretto dalla stessa Castellucci. Si tratta di Stefania Rovatti con lo spettacolo Lito Latere e Lou Riouallon con Le soleil dans tes cheveux (titolo provvisorio). A partire da questi snodi artistici – l’uno dedicato alla ricerca di un nuovo rapporto dell’umanità con la natura, l’altro volto a trattare l’esperienza della libertà in relazione all’acqua – si arriverà quindi alla sperimentazione concreta, alla discussione – provocata dall’insegnamento e dall’esercizio critico – e infine al Festival che raccoglierà ed esprimerà tutte queste tensioni ed espressioni, nella cura di Guillermo de Cabanyes.
Partendo da una ricerca a porte chiuse, allora, si arriverà a un’apertura indiscriminata. Il Festival, che si terrà in tre giorni al Teatro Comandini e alla limitrofa Arena San Biagio – coinvolgendo anche l’Ex Chiesa dello Spirito Santo – è sembrata infatti la forma eletta per mescolare raffinatezza e joie de vivre, e rinnovare la pratica delle residenze artistiche già realizzata in passato al Comandini. Esso sarà caratterizzato da artisti giovani o vecchi, ma principianti, per sottolineare l’impeto che spinge a incominciare le cose. A completare e rilanciare l’energia attivata dal Festival sarà la collaborazione con alcune realtà culturali della città di Cesena e non solo: Magazzino Parallelo (Arci), Cinema Eliseo, Conservatorio Maderna, Librerie indipendenti, una nuova Casa editrice e i Collettivi della scena e musicali della città.
Si tratta dunque dell’evoluzione di un progetto di residenza già realizzato in passato, che ora però mette in moto un’energia a cascata, destinata a coinvolgere la città in una tre giorni di impeto e presenza di chi più o meno consapevolmente guarda con sospetto all’ordine, alla competizione per la sopravvivenza in un sistema dell’arte ordinato nelle morse capitalistiche.
Per comporre il programma del Festival è stata diramata una chiamata pubblica che ha raccolto più di 160 proposte. Guillermo de Cabanyes spiega che il Festival sarà un contesto “per la dichiarazione della paura; dei tormenti e le minacce dell’infinito e del non compiuto, del vuoto profondo e angosciante che subiscono alcune artiste e artisti”.
19 Settembre – 2 Ottobre – Cesena, Teatro Comandini, Arena San Biagio, Ex Chiesa dello Spirito Santo