C’è un piccolo ‘esercito’ che, da oltre un anno, sta conducendo assalti sistematici alla Rocca Malatestiana di Cesena. E, vista la partecipazione alle proposte più diverse, tutto il mondo culturale ben oltre che locale ne sta godendo gli effetti: “Si cerca la collaborazione con l’Associazionismo creativo del territorio, tirandone fuori il meglio per portare un contributo alla Cultura della città – spiega il coordinatore Luca Di Luzio, al comando del drappello ‘belligerante’ con la sua Associazione JazzLife – E’ una scelta condotta dall’inizio del biennio di mandato, che scadrà il prossimo ottobre, e sta dando bei riscontri nonostante i 6 mesi delle restrizioni”.
Il complesso monumentale, che dal Colle Garampo domina il centro storico cesenate, è una realtà tanto ricca di potenzialità quanto impegnativa da gestire.
Oltre all’aspetto museale, infatti, ci sono da seguire le attività didattiche, della ristorazione, della vigilanza, dell’organizzazione di eventi, della sicurezza e della manutenzione quotidiana, tutto rispettando gli opportuni vincoli della Soprintendenza BAAS Ministeriale.
“Nel nostro operare qui si sta mettendo l’esperienza di marketing, che manca alla Pubblica Amministrazione – prosegue Luca Di Luzio – Sono ottimi i rapporti col Comune, pur se resta il problema della difficile accessibilità. Abbiamo attivato una navetta a 6 posti per quando ci sono manifestazioni, servizio che si può richiedere ai numeri della Rocca, ma è ovvio che non basta”.
Esaurite le originarie necessità difensive, infatti, letteralmente da secoli la struttura malatestiana resta di fatto isolata dal tessuto urbano.
Le esigenze turistico-cultural-ricreative andrebbero soddisfatte, magari con minibus dalle corse regolari, estendibili secondo le necessità delle varie iniziative, a servizio anche dei residenti della zona.
“Riguardo all’apertura dei Torrioni Maschio e Femmina (dov’è il Museo Storico dell’Agricoltura), dei Camminamenti, degli spazi interni ed esterni, abbiamo un pò stravolto gli orari canonici – ancora Di Luzio – proponendo accessi serali e al tramonto, e solitamente il sabato con cena inclusa. Sono i momenti migliori per apprezzare certa meraviglia”.
I cesenati e gli ospiti hanno dimostrato di gradire: nell’ultima Notte dei Musei, come per le Giornate del FAI, si sono contate più di 300 visite guidate. “Per non parlare degli appassionati podisti – aggiunge – la scorsa Stracesena, giorni fa, ha posto il traguardo proprio quassù ed è stato un vero successo. Come, l’anno scorso e per tutt’altro àmbito, fu l’incontro con Paolo Crepet. Ora stiamo lavorando ad un’altra prestigiosa presenza, nel prossimo settembre”.
Questi giusto gli ‘eventi sporadici’! Ancora non si è detto nulla di ciò che, piuttosto, sarebbe la regular season dell’estate 2022: “Quasi ogni sera alla Rocca Malatestiana c’è qualcosa da seguire – il Responsabile prende fiato – grazie alle tante collaborazioni le cui proposte abbiamo organizzato ed inserito in rete. Il Conservatorio ‘Maderna’ con, per esempio, l’Orchestra Nazionale di Clarinetti; la ‘Bottega del Teatro’ di Franco Mescolini nella rassegna MalatestaEstate; i cartelloni di grandi interpreti pop/rock come di gruppi/cover allestiti da Retropop – A cielo aperto e da MicaPoco – Rocca in Concerto; le serate di poesia anche insieme al Premio La Casa Rossa; i concerti all’alba di Well; le tante conferenze e rievocazioni degli Amici della Giostra d’Incontro”.
Eccolo quindi il pacifico ‘esercito’ che si diceva, peraltro autoctono perché da Cesena-e-dintorni.
“C’è spazio per tutte le idee di qualità – sottolinea Di Luzio – l’ultima collaborazione è col Museo Musicalia –Villa Silvia: ospiteremo musica meccanica e la Rocca risuonerà pure del tamburo da battaglia progettato da Leonardo da Vinci che, va ricordato, alla Romagna ha dato tanto. Proprio per queste mura disegnò le bocche da fuoco e poi, pochi lo sanno, qui ha elaborato la ricetta del vino perfetto. Una cantina locale lo produce con gran risultato da uve a ‘Km.zero’, lo storico enologo Luca Maroni l’ha studiato, ne faremo delle serate divulgative. I prodotti del territorio, peraltro, caratterizzano l’offerta della ristorazione, anche se si propongono ogni tanto menù d’altre tradizioni. Sta funzionando l’idea della cena-spettacolo, grazie al palco attrezzato ch’è stato montato nella comoda area con tavoli all’aperto. Per gli eventi di maggior affluenza, comunque, resta il grande spazio della corte”.
Proprio da lì, per il numeroso pubblico già prenotato, risuoneranno i concerti dell’evento-principe di quest’estate: il Cesena Jazz Festival che propone artisti di calibro eccezionale coinvolti e coordinati da JazzLife, l’Associazione padrona di casa.
“Si parte il 2 agosto con un Omaggio a Marco Tamburini dalla Cesena Jazz Orchestra diretta da Roberto Spadoni con la partecipazione di Paolo Fresu – illustra Di Luzio – Lo stesso ensemble, formato da 12 musicisti del territorio, ha accompagnato Fabrizio Bosso in un Tributo a Charles Mingus nell’anteprima del 30 luglio. La sera dell’8 avremo il duo Tuck & Patti, da trentacinque anni sodalizio inscindibile, un’alchimia di voce e chitarra ormai entrata nella storia della musica; quindi il 24 con A proposito di Henry un omaggio alle colonne sonore di Henry Mancini del Cristiana Polegri ensemble con la partecipazione di Stefano Fresi. Il Festival si concluderà con una produzione originale dei musicisti che parteciperanno al Corso di Formazione Cesena Jazz Workshop dal 25 al 28 agosto”.
Anche Luca Di Luzio sarà sul palco, col suo nuovo progetto discografico: in realtà è apprezzato chitarrista attivissimo negli Stati Uniti, più che capace imprenditore. Il 5 agosto, quindi, presentazione di Never Give Up con altri quattro grandi musicisti, in pieno stile compositivo mediterraneo vestito della migliore jazz-fusion internazionale.
“L’assoluta varietà delle proposte evidenzia che non si vuol fare della Rocca un ‘concertificio’ – la battuta conclusiva – ma rilanciare la struttura in toto. Si è scelto di porre attenzione ai prezzi: alcuni eventi sono gratuiti, mentre una cena classica romagnola, con prodotti del territorio, costa 20 euro. Vogliamo insomma provare a dimostrare che la cultura può essere redditizia”.
Rocca Malatestiana di Cesena – info 0547 400244, 366 8274626, 0547 356327