Da oggi al 23 settembre CUBO, Museo d’impresa del Gruppo Unipol, ospita a Bologna Imperfetto mare, la mostra personale di Elena Bellantoni. L’artista è la vincitrice assoluta del Premio Arteam Cup 2020 rivolto a giovani artisti emergenti che si sono distinti per creatività e valore, elementi che identificano le scelte progettuali di CUBO.
Imperfetto mare, a cura di Leonardo Regano, è il progetto pensato per il doppio spazio di CUBO, in Porta Europa e in Torre Unipol nel quale video, fotografia, performance e installazioni raccontano l’intera quadrilogia dei lavori dell’artista dedicati al mare. Il suo viaggio si articola in un arco temporale di sette anni (2013-2020) fra la Patagonia e la Puglia. Al viaggio fisico e reale dell’artista si accompagna sempre quello metaforico e introspettivo nel proprio Io. Il corpo diventa strumento di indagine e di esperienza in un viaggio solitario alla ricerca dell’Altro da sé. Al valore del corpo come strumento di indagine si aggiunge il senso del linguaggio che per l’artista diviene strumento di interazione.
Il viaggio inizia nel 2013 con il progetto Hala Yella adiòs/addio (2013, Capo Horn), nel quale l’artista rende omaggio all’Abuela Cristina Calderón Harban (1928 – 2022), ultima persona al mondo a parlare, da madrelingua, lo yaghan, idioma dei nativi americani stanziali nella Terra del Fuoco e nella Patagonia meridionale argentina.
In Maremoto (2016) il mare diventa lo spazio attraverso cui l’artista è costretta a fondersi e confondersi con l’Altro, e in questo caso l’Altro straniero, migrante, scompaginato dalla fuga dalla propria terra d’origine.
Nel progetto Ho annegato il mare (2018), il mare torna ad assumere tutte le sfumature del grigio. Questo lavoro è strettamente connesso a CeMento (2019) dove emerge la forte denuncia ecologica di una impossibilità dell’incontro col mare dilaniato dall’azione inquinante dell’uomo.
Ultima tappa di questo viaggio è il Salento con Corpo morto (2020) che nel linguaggio nautico rappresenta un oggetto in cemento gettato sul fondo marino e utilizzato come ancoraggio per le boe. Queste ultime, nell’azione di Elena, si sostituiscono a grandi lettere che affiorano sulla superficie dell’acqua componendo la scritta: ancora corpo morto tra cielo e terra coraggio, da cui la connessione tra Ancora – coraggio. Ancoraggio.
Il mare si è scocciato (2021-2022) rappresenta il capitolo conclusivo della ricerca sul mare.
Imperfetto mare viene presentato al pubblico martedì 7 giugno alle ore 18 con l’artista e il curatore a CUBO, in Porta Europa. Alle ore 21 live performance Il mare si è scocciato a CUBO in Torre Unipol (ingresso alla performance gratuito con prenotazione obbligatoria qui).