FESTA DELLA REPUBBLICA AL CISIM DI LIDO ADRIANO

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Giulio Cantore

 

Torna la Festa della Repubblica a Lido Adriano, al CISIM, nella sua 13esima edizione, organizzata da Il lato oscuro della costa.

Tre giorni di festival, dedicati ai laboratori del CISIM, musica, reading, presentazioni di libri, slam poetry e la parata per le strade di Lido Adriano.

Si riparte dalla città, dopo due anni di pandemia e distanziamenti, ci si interroga sulla città, sul riviverla e riabitarla nella sua totalità. Il 1 giugno si esibiranno Giulio Cantore, che presenterà il suo nuovo album in anteprima Di casa e altre avventure, il reading di Pierpaolo Capovilla Majakovskij / Pasolini.

Il 2 giugno inizierà con la Parata per le strade di Lido Adriano, con la Banda cittadina di Russi, alle 17, a seguire, alle 19.30 la presentazione del libro di poesia di Gnigne e Pixa, MOZZICONI, alle 20 la grigliata in giardino e alle 21 il concerto di Brutture Moderne Socia Club, l’orchestra sarà composta da Eloisa Atti, Diego Pasini (Manuel Pistacchio), Mondoriviera, Diego Sapignoli, Giacomo Toni, UnaPalma, Francesco Giampaoli, Moder, Max Penombra, Shifty Split.

Di casa e altre avventure” è il nuovo album di Giulio Cantore, uno dei cantautori più prolifici e interessanti del sottobosco musicale italiano, da sempre grande appassionato di chitarre, liutaio di professione. Trattasi del terzo album in studio per l’artista romagnolo, con il suo folk raffinatissimo che guarda tanto alla tradizione quanto all’innovazione, alla scuola italiana quanto a quella internazionale, per un totale di 8 brani. Un disco che parla di casa come perno fondamentale della propria vita, da cui partire e ritornare. La Casa del cuculo è infatti una casa condivisa e atipica sulle colline romagnole, nella quale vivono due famiglie con figli e altre persone di passaggio. Da sempre aperta all’ospitalità, la casa oggi ospita 11 persone, tra cui 5 bambini. Questa dimensione comunitaria e di apertura fanno in modo che la casa sia vissuta come un’avventura, sempre ricca di stimoli e in divenire, complice anche il fatto che la struttura è vecchia e sempre in via di restauro. L’acqua potabile è arrivata quest’anno, dopo un’attesa e una lotta durata quasi 20 anni.

 

Pierpaolo Capovilla

 

Pierpaolo Capovilla interpreta Majakovskij

A oltre novant’anni dal suicidio del poeta, il verso majakovskijano, quasi fosse una profezia distopica, riesce ancora ad impressionare e sorprendere, per la sua forza rivoluzionaria, certo, ma anche per la straordinaria indagine del e nel privato dell’autore, che ispeziona i più minuti dettagli del travaglio affettivo dell’agitatore politico. E mai nella sua poesia privato e pubblico si scindono, perché parti dialettiche di un unico mondo e di un’unica società, nella combutta futurista per un avvenire socialista, nel segno dell’uguaglianza e della giustizia, della fratellanza umana e della vicinanza fra i popoli. Majakovskij ti invita, ti prega, ti ordina di aprire gli occhi, di scrutare la realtà, di agire per cambiarla. Il suo poetare è insieme laico e cristiano, e in questo connubio celebra il matrimonio ecumenico degli opposti, la sintesi hegeliana fra animismo e teoria critica. In questo momento del decorso storico, nella fase discendente del sistema capitalistico, quel sistema che ci vuole tutti schiavi dell’ordinario, intrappolati nelle assurdità quotidiane dell’individualismo, in una condizione apocalittica di guerra e sopraffazione incessanti, la poesia di Majakovskij è una “preghiera a Buddha, che del negro sul padrone affila il coltello”. È un invito perentorio a non arrendersi di fronte alle circostanze, e proprio oggi, a due virgola cinque minuti alla mezzanotte, ci esorta a cambiare rotta, prima che sia troppo tardi.

Pierpaolo Capovilla legge Pasolini
Pierpaolo Capovilla affronta il più lucido interprete della modernizzazione capitalistica e del mutamento antropologico della società italiana, riscoprendo e facendo conoscere ai più giovani la necessaria poesia di Pasolini. “Una poesia”, ha affermato il leader di Teatro degli Orrori, “che narra il cuore oscuro della contemporaneità e che è ancora oggi impietosa denuncia di come siamo cambiati, e cosa siamo diventati, in questi tempi di incertezza morale ed ostentato narcisismo. Pasolini seppe scrutare con chiarezza spietata il buio del nostro presente e, con sguardo severo, il mutare inarrestabile della società italiana, che andava declinando i valori della neonata democrazia nel più ottuso conformismo e nel consumismo del boom economico. Ecco perché Pasolini è ancora così contemporaneo. La sua opera poetica, inspiegabilmente dimenticata, fu critica feroce dell’oblio dei valori della Resistenza, e narrazione di una società, quella italiana, incapace di farsi più uguale e più giusta. Il collerico e amorevole verso pasoliniano, è poesia che ancora illumina di speranza l’oscurità dei nostri giorni”.

 

31 maggio – 2 giugno – CISIM, Viale Giuseppe Parini 48, Lido Adriano (RA) – Info e prenotazioni: 389 6697082 (anche whatsapp) – cisim.lidoadriano@gmail.com