Jonathan Bazzi presenta Corpi minori al Diagonal Loft Club

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ph Claudio Sforza

 

Dopo il successo folgorante di due anni fa con Febbre, che gli valse un largo successo di pubblico e critica (finalista al Premio Strega, Premio Bagutta opera prima, libro dell’anno per Fahrenheit Radio Tre, Premio POP), Jonathan Bazzi è tornato in libreria con il nuovo romanzo, Corpi minori (Mondadori). Giovedì 10 marzo alle 19 l’autore torna al Diagonal Loft Club in viale Salinatore a Forlì per raccontare da vicino la genesi della sua nuova creatura, un racconto di formazione nel quale torna a mettere in scena un alter ego che si muove lungo percorsi da lui stesso affrontati. In particolare indaga il lato più oscuro del desiderio: il rapporto tra amore ideale e reale.

I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, meteore, comete, ma in questo romanzo “minori” sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Quello che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Come accade al protagonista, che all’inizio della storia ha vent’anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è sicuro, vuole andarsene da Rozzano, percorrere in senso inverso i tre chilometri e mezzo di via dei Missaglia, lasciarsi alle spalle l’insignificanza e la marginalità e appartenere per sempre alla città, dove spera di trovare anche l’amore, che sin dall’adolescenza insegue senza fortuna, invaghendosi di ragazzi tanto belli quanto sfuggenti. In una Milano ibrida e violenta, grottesca e straripante – che sembra tradire le promesse di quiete e liberazione immaginate da lontano -, il protagonista dovrà fare i conti con le derive del desiderio, provando a capire quale sia il suo posto nell’ordine geografico ed emotivo di questi anni irradiati di cortocircuiti tra reale e virtuale, tra immagine ed esperienza incarnata. Quando inizia una relazione con un ragazzo più giovane di lui e bellissimo, si sente finalmente dentro il cono di luce dorata della felicità: ama, ed è corrisposto. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l’amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo. Partendo da una attitudine rigorosa, analitica, fenomenologica nei confronti del reale, Bazzi trova sintesi espressive illuminanti e restituisce tutta la potenzialità estetica latente in ogni nostro gesto e manifestazione, disegnando un percorso di formazione ricchissimo e ultracontemporaneo.

 

 

Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985. Cresciuto a Rozzano, estrema periferia sud della città, è laureato in Filosofia con una tesi sulla teologia simbolica in Edith Stein e appassionato di tradizione letteraria femminile e questioni di genere. Nel 2015 ha iniziato a collaborare con varie testate e magazine pubblicando articoli, racconti e personal essay. Alla fine del 2016 ha deciso di parlare pubblicamente della sua sieropositività con un articolo pubblicato da “Gay.it”. Nel 2019 è uscito Febbre, il suo primo romanzo per Fandango. Nel 2021, per Harper Collins, è uno dei 10 autori della raccolta di racconti Nuovo Decameron, una rilettura contemporanea del capolavoro di Boccaccio.

L’incontro è organizzato in collaborazione con Archimedia, dialoga con l’autore Corrado Ravaioli.

 

10 marzo, ore 19 – Diagonal Loft Club, Forlì – ingresso libero senza prenotazione