Una favola “nera”, un teatro crudo e fiabesco allo stesso tempo: cifre stilistiche proprie della compagnia Les Moustaches, che martedì 8 febbraio presenta al Teatro Il Piccolo di Forlì, per la rassegna Teatri d’Inverno, il nuovo spettacolo L’ombra lunga del nano, scritto da Alberto Fumagalli che ne è anche regista insieme a Ludovica D’Auria, protagonista della pièce insieme a Claudio Gaetani. Nella rappresentazione, la voce fuori campo è di Maria Paiato. Lo spettacolo, presentato in prima nazionale all’ultima edizione del festival Colpi di Scena (noi c’eravamo, qui la nostra recensione), è co-prodotto da Società per Attori e Accademia Perduta/Romagna Teatri.
Olo e Neve sono marito e moglie. La loro vita è tragicamente peggiorata, non ha mantenuto le aspettative che nutrivano sul loro rapporto di coppia. Lui, affetto da nanismo e da una ingovernabile gelosia, è un operaio di fatica e un marito di pretesa. Lei, donna ingenua dilaniata dal tempo che corre e dall’insuccesso della sua vita, è una donna depressa e una moglie insoddisfatta. Lontani da qualsiasi sporadica eruzione intellettiva, i due personaggi si accontentano di trovare nell’altro il colpevole del loro fallimento. Nonostante un odio bollente, nella coppia rimane intatto il preistorico concetto di appartenenza. Un fiabesco risvolto riporterà tra i due un inatteso riavvicinamento di passioni; lo scontro con la realtà, sarà per Olo e Neve l’inevitabile epilogo.
Il progetto nasce dallo studio e dalla ricerca sulla fiaba di Biancaneve. Le fiabe possono essere scenari possibili per metaforizzare la realtà, per raccontare un universo contemporaneo. Ispirandosi al popolare racconto, la Compagnia trasforma la figura del nano in un simbolo della convenzione sociale maschile e Biancaneve come immagine rappresentante di quella femminile. In questa rilettura, Olo e Neve formano così il prototipo di una coppia ordinaria. Attraverso un linguaggio crudo, sordo e insensibile, i personaggi disegnano il profilo di due sposi stanchi, assuefatti e intorpiditi. Come nella fiaba è centrale l’elemento magico, anche in questa “commedia nera” l’escamotage poetico cambierà il destino dei personaggi. Il nano, attraverso la proiezione della sua ombra, si farà gigante, diventando la metafora perfetta della possibilità di riscoprirsi. Così, la stessa coppia annoiata, nascondendosi dietro l’iniziatica passione di due sconosciuti, cadrà vittima di un gioco tanto eccitante quanto pericoloso.
martedì 8 febbraio, ore 21 – Teatro Il Piccolo, Forlì – biglietti 10 € (intero); 5 € (under 29) – info: 0543 26355