Molti di noi ne hanno una, relegata in soffitta o in qualche scantinato, inutilizzata da anni. Altri la espongono nel salone d’ingresso, come oggetto d’arredamento dal gusto retrò. Nascosta o meno, pregiata o meno, è certamente indubbio il fascino che sa esercitare. Sto parlando della macchina da scrivere, la grande invenzione del IX secolo, soppiantata ormai da anni dai sempre più moderni computer che di lei, tuttavia, hanno ereditato molto. Proprio perché la macchina da scrivere fa ancora parte di una memoria viva è affascinante scoprire che a Cesena si potrà avere l’occasione di vedere per la prima volta la macchina da scrivere più piccola al mondo. Taurus è il suo nome e sarà esposta a Cesena Fiera per la decima edizione di C’era una volta il libro in programma sabato 19 e domenica 20 febbraio, nell’ambito della nota kermesse C’era una volta.
Un orologio da tasca, questa è la sua dimensione. Una rivoluzione che si può forse paragonare a quella dello smartphone, ormai diventato un mini computer da tasca per l’appunto. Ma decisamente molto più rara: della Tautus esistono infatti solo dodici esemplari in tutto il mondo, tra quelli attualmente conosciuti. La prima italiana fu costruita, pubblicizzata e venduta a Milano nel 1908.
Questo esemplare di singolare bellezza arriva a Cesena, per la prima volta in Emilia Romagna e una delle pochissime volte a un evento pubblico, per unirsi alle sue “sorelle” nella mostra Quando la mano declinò sul tasto curata dal collezionista cesenate Cristiano Riciputi. Un’esposizione che mette in vetrina una trentina di macchine per scrivere d’antan, dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento. Assieme alla piccola Taurus ci sarà la pregiatissima Crandall New Model del 1886, con le sue delicate decorazioni dorate e gli intarsi in madreperla, la rivoluzionaria Chicago 3 del 1903, con le bobine con nastri in verticale, il modello 1 di Peter Mitterhofer del 1864, fedele ricostruzione dell’antesignana opera dell’inventore e l’italiana M1 Olivetti del 1912, il primo modello costruito dal fondatore Camillo, in un allestimento che prevede anche il tavolo dattilo e il leggio originale.
C’era una volta il libro, l’appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, bibliofili e collezionisti di libri rari e d’epoca, si arricchisce così di un vero e proprio viaggio nel tempo: per alcuni un viaggio nei ricordi, per altri un’immersione in un mondo che fu, in un’epoca passata per la verità neanche troppo lontana.