Tre giorni di concerti al Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo di Bologna. Tra gli ospiti: Vincenzo Vasi, Fabrizio Puglisi, Valeria Sturba, Edoardo Marraffa, Stefano Pilia, Piero Bittolo Bon, Andrea Grillini.
Risveglio: il suono della città è una proposta nata da una comunità trasversale e intergenerazionale di musicisti attivi a Bologna dagli anni ‘90 a oggi.
In questo contesto, il Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo di Bologna rappresenta il cuore pulsante − luogo di scambio e di fruizione, certo, ma anche di creazione e produzione.
Otto set, articolati in tre giorni consecutivi da giovedì 13 a sabato 15 gennaio (a partire dalle ore 19), in cui verranno presentati oggetti sonori di vario tipo, che provengono dal continuum che la città produce incessantemente.
Così il pianista e compositore Fabrizio Puglisi, curatore del programma, descrive il progetto: «Proposte che nella loro diversità rappresentano un proliferare silenzioso di realtà attive negli angoli più disparati della rete urbana, realtà che convergono naturalmente al Centro di Ricerca Musicale. Al risveglio, specie dopo un lungo sonno, talvolta si prova stupore per il suono».
Giovedì 13 gennaio − ore 19.00
Vincenzo Vasi, microcanzoni
«Ormai è usanza comune scorrere le bacheche social velocemente e distrattamente, passare in pochi secondi da un argomento a un altro senza soffermarsi mai realmente sui contenuti. Le canzoni ormai sono come i post; si ascolta la prima strofa… e poi basta, si scorre la bacheca e si passa al prossimo video virale.
Ecco, questo è lo spirito delle microcanzoni! Una musica al passo coi tempi, un progetto live per voce, looper e corista cromatico, in cui le canzoni prendono forma e muoiono successivamente per far posto ad altre microcanzoni.
Per accompagnare le microcanzoni non serve un gruppo o un’orchestra, ma un cantante e la sua voce replicata. Le canzoni prendono vita lentamente da una somma di voci dentro un looper, e spesso il procedimento live di creazione dura più della canzone stessa. I temi e i testi sono ermetici, comuni, a volte stupidi e vuoti di contenuti. Attenzione però! In alcuni casi potrebbe verificarsi il paradosso: parole stupide, da un altro punto di vista, possono diventare un messaggio forte e importante».
(Vincenzo Vasi)
Ore 19.30
Francesco Guerri e Nicola Guazzaloca, Keep your hands free
Francesco Guerri e Nicola Guazzaloca iniziano a collaborare nel 4703 (anno del Cane), nella promiscuità culturale di una Bologna fremente di afflato creativo. Il duo, formato da musicisti singolarmente impegnati in disparati progetti, nei 15 anni di attività ha sempre preferito dedicare il proprio operato alla libera improvvisazione, annoverando un numero assolutamente irrisorio di concerti, talvolta con ospiti di pregio come John Russell, MaryClare Brzytwa, Edoardo Ricci o Tristan Honsinger, che raggiungono a Berlino in automobile. Nel 2009 si esibiscono a Mosca, San Pietroburgo e Nijni Novogorod, invitati in occasione del trentennale della Leo Records, le registrazioni del tour vengono però pubblicate dall’etichetta anarchica stella*nera sotto il nome Nestor Makhno. Nel 2012 registrano Keep Your Hands Free, trasmesso da Rai Radio3 ma non lo pubblicano, non lo vendono, non lo diffondono. Ciononostante, il disco raggiunge Heiligenkreuz im Lafnitztal in Austria dove Iztok Zupan ne replica il packaging dando forma alle singolari edizioni della slovena Klopotec. Esattamente dieci anni dopo, senza alcun nesso apparente, sono invitati a esibirsi al Teatro San Leonardo dove Keep Your Hands Free (illustrato da Alice Keller) sarà presentato pubblicamente per la prima ed unica volta.
Ore 20.15
BlueRing-Improvisers, Time to be here
«Noi di BlueRing continuiamo a chiederci chi siamo. La caleidoscopica realtà che abbiamo creato negli ultimi 9 anni ci sorprende a ogni cambio del riflesso delle sue lenti magiche: molteplici formazioni, decine di musicisti con cui collaboriamo, concerti, dischi, residenze, che fanno parte di un colorato e appassionato amore che abbiamo per la musica e per le persone con cui la condividiamo. Questa formazione particolare, in bilico tra la ricerca timbrica e il rapporto (fragile e indissolubile) tra scrittura e improvvisazione, riunisce alcuni musicisti che si sono incontrati a Bologna e che hanno deciso di giustapporre, in modo quasi alchimistico, le loro ricerche. Tutto questo fa parte di un processo che ci serve a individuare il valore e la funzione strutturale del momento presente. L’ora è un momento che siamo tenuti a vivere, nelle condizioni psicologiche, fisiche, naturali e politiche che la vita ci offre. Questo nella musica si trasforma nel suono di un momento irripetibile, affascinante, la scia di una stella cadente: nel processo creativo cresciamo insieme e da soli come alberi nel bosco, talvolta appoggiandosi, talvolta toccandoci appena. Le nostre radici si incrociano nello spazio ma soprattutto nel tempo. Forse non sapremo mai chi siamo, ma sicuramente sappiamo quando. Per questo motivo chiamiamo la nostra Now Music, per questo ancora una volta suoneremo assieme, con gratitudine».
Venerdì 14 gennaio − ore 19.00
The Hack-Hack Hijack pack, Manuale di liuteria immaginaria
Prima assoluta
In The Hack-Hack Hijack Pack si incontrano talenti della scena italiana jazz e improvvisativa quali Piero Bittolo Bon, polistrumentista leader del sestetto Jümp The Shark (con Caliri, Mirra, Gallo ecc), del quintetto Bread & Fox (con Santimone e Grillini tra gli altri) e membro della Tower Jazz Composers Orchestra; Andrea Grillini, attivo con i Tell No Lies di Marraffa e Guazzaloca e nella Tower Jazz Composers Orchestra, e leader dei propri progetti Bad Uok e Yoruba (con Bittolo Bon, Santimone e Dallaporta); Flavio Zanuttini, tra i migliori trombettisti d’Italia per Musica Jazz, membro degli Arbe Garbe e fondatore dei Super Jazz Sandwich e del trio Opacipapa con Bittolo Bon; e l’artista multimediale e scienziato Alberto Novello (a.k.a. JesterN), noto per le sue performance sinestetiche di Laser Drawings (nelle quali pilota tramite il suo sintetizzatore modulare proiezioni laser), e già collaboratore di Zanuttini negli Arbe Garbe e in un progetto in duo dedicato a Messiaen.
Ore 19.30
Giulia Barba 4tet, Sonoro
Prima assoluta
Dopo The Angry St. Bernard, Sonoro è il secondo progetto discografico della sassofonista e compositrice bolognese Giulia Barba in qualità di leader che viene presentato in occasione di Risveglio: il suono della città.
Il lungo intervallo temporale trascorso fra i due progetti è dovuto alla modalità accurata con cui si sono scelti i musicisti. I criteri preponderanti sono stati, oltre alla professionalità e alla portata artistica, anche le qualità umane, fondamentali per rendere il processo creativo (dalla scrittura alla realizzazione in studio) un’esperienza di vera collaborazione e partecipazione.
La scrittura per quartetto di Giulia Barba ha come obiettivo l’indagine della pasta timbrica che gli strumenti offrono in ogni possibile combinazione, a discapito del virtuosismo improvvisativo tanto caro al mondo jazzistico. Dal punto di vista della struttura, infatti, le parti solistiche rientrano sempre in una logica di improvvisazione collettiva, anche se formalmente definita. Per quanto riguarda l’uso della voce, l’estrema versatilità di Marta Raviglia le permette di assumere ruoli diversi a seconda delle circostanze, diventando ora veicolo del testo, ora del suono puro. Allo stesso modo, l’ampiezza di registro e la varietà di tecniche espressive offerte dai clarinetti e dal violoncello permettono di esplorare impasti timbrici non ortodossi, che rappresentano la vera sfida di questo ensemble.
Ore 20.15
Black Bolt in a Box
Prima assoluta
«Strutture ritmiche che intrecciano momenti di puro noise, musica elettronica e improvvisazione radicale. Dodecafonia che brama visioni post-atomiche catapultando l’ascoltatore in una colata di lava originata dalla fusione di un sound elettroacustico».
Black Bolt in a Box è un quintetto nel quale si incontrano Fabrizio Puglisi, pianista, membro storico del collettivo bolognese Bassesfere, ma anche attivo per lunghi periodi ad Amsterdam, e cotitolare o leader di progetti come Atman, Deus Ex Machina, Fawda Trio, Fabrizio Puglisi Guantamo (con Mirra), Astral Travel (con Bittolo Bon) e di un duo con John Di Leo tra gli altri; Pasquale Mirra, vibrafonista che opera in solo, in duo (con Davide Merlino, Gabriele Mitelli, Domenico Caliri e Gianluca Petrella) e con ensemble come Cristiano Calcagnile Multikulti, Andrea Massaria Octet, gli Mrafi di Edoardo Marraffa, i Jump the Shark di Bittolo Bon ecc; Alfonso Santimone, tastierista alla guida di progetti come Unscientific Italians play the Music of Bill Frisell e Alfonso Santimone Laser Pigs, e che ha suonato con Giovanni Maier Technicolor (con Marc Ribot), Zeno de Rossi Shtik, Robert Wyatt (Comicopera), Gianluca Petrella Cosmic Band, Tower Jazz Composers Orchestra; il batterista Andrea Grillini, (Luther Blissett, Korla Trio, Indù, Bad Uok, Yoruba, Ground 71, Big Monitors tra le formazioni con cui ha suonato); e il casertano Stefano Costanzo, a lungo batterista dei gitani-napoletani Slivovitz e poi fondatore dei Tricatiempo, un gruppo che affianca alla ricerca musicale, la collaborazione con Davide Di Franco per la creazione di spettacoli audiovisivi.
Sabato 15 gennaio – ore 19.00
Pitrek Spitrek, Filastrocche
Prima assoluta
Pitrek Spitrek è formato da Valeria Sturba, polistrumentista che oscilla da canzoni d’autore all’improvvisazione (nel duo OoopopoiooO con Vincenzo Vasi, la Grande Abarasse Orchestra di John De Leo, il quartetto The Assassins di Francesco Cusa); Giuseppe Franchellucci, violoncellista esibitosi in contesti classici (Ravenna Festival con Penderecki, Macerata Opera Festival con Daniel Oren), ma con anche all’attivo collaborazioni con Jonny Greenwood e Teho Teardo, e il quartetto Molossos con V. Sturba, D. Sillato e S. Senni; Stefano Pilia, chitarrista e compositore elettroacustico, co-fondatore dei 3/4HadBeenEliminated, e poi membro di In Zaire, chitarrista per Rokia Traoré e per gli Afterhours, e cotitolare di duetti con Alessandra Novaga, Massimo Pupillo e John Duncan; ed Edoardo Marraffa, attivo nella scena improvvisativa dal 1993, alla guida di progetti come Vakki Plakkula, Casino Di Terra, Mrafi, Small Talk, Eco Dalberi, Les Ravageurs, ChiaroScuro, Tell No Lies, Marraffa/Stadhouders duo.
Ore 20.00
Istantanea String 4et & IMPROVISING COMPOSERS
Prima assoluta
Per questo progetto conclusivo della rassegna Risveglio: Il Suono della Città, le composizioni di Dimitri Sillato e Gioia Giurioli, suonate dall’Istantanea String 4et, verranno riflesse attraverso il prisma di un pool di improvvisatori: Domenico Caliri, cofondatore nel ‘93 del collettivo bolognese Bassesfere, chitarrista per molti anni per Enrico Rava (Carmen, Electric Five, Noir) e leader di vari progetti basati su proprie composizioni (Specchio Ensemble, Cal Trio, duo PasCal, Camera Lirica); Piero Bittolo Bon, sassofonista alla guida del sestetto Jümp The Shark e del quintetto Bread & Fox, membro della Tower Jazz Composers Orchestra e collaboratore di Eloisa Manera Ensemble, Tiziana Ghiglioni Tbone Band, Alfonso Santimone Laser Pigs, Tiziano Tononi Southbound; Alfonso Santimone, tastierista e compositore/arrangiatore per i suoi Unscientific Italians play the Music of Bill Frisell e Alfonso Santimone Laser Pigs, e che ha suonato con Giovanni Maier Technicolor, Zeno de Rossi Shtik, Robert Wyatt (Comicopera), Gianluca Petrella Cosmic Band, Tower Jazz Composers Orchestra; Stefano Dallaporta, contrabbassista padovano membro di MOF quintet, Morblus Band, Ground 71 (con Andrea Grillini), Tower Jazz Composers Orchestra; e Simone Sferruzza, batterista con Magnelli Trio A032, Omit Five, Andrea Calì Trio, Urban Killas e Tower Jazz Composer Orchestra.
«Un gruppo di improvvisatori e compositori prepara frammenti di musica per il quartetto d’archi interagendo in tempo reale con la loro esecuzione secondo una sorta di conduction collettiva “dall’interno” che costruisce una rete di feedback tra i vari linguaggi improvvisativi e compositivi dei partecipanti. L’improvvisazione frantuma, ricostruisce, rinnova la scrittura guardandosi allo specchio della forma…»
13-15 gennaio, a partire dalle ore 19 – Bologna, Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo, via San Vitale, 63 – biglietti intero 7€ – ridotto 5€ per studenti dell’Università di Bologna – ridotto 2€ per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” – ai possessori della Card Cultura verrà applicato uno sconto di 1 € sul biglietto intero – la biglietteria aprirà 30 minuti prima dell’inizio del concerto – prevendita su www.boxerticket.it – i posti sono limitati, si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita – l’accesso in teatro è consentito nel rispetto delle limitazioni previste dalla normativa vigente – info: 051 240310, info@aaa-angelica.com www.aaa-angelica.com