Nella mattina del 7 gennaio, ci ha lasciati Muky, ceramista, poetessa, scultrice, protagonista della cultura faentina e romagnola degli ultimi sessant’anni. Nata a Trento, formatasi a Roma da artisti del calibro di Guttuso e Leoncillo Leonardi, nel 1955 si trasferisce a Faenza dove decide di restare, nonostante si trovi davanti a una realtà in cui il suo essere donna libera e indipendente è motivo di scandalo. Dopo un periodo di formazione, inizia un lungo e proficuo sodalizio con Domenico Matteucci, all’epoca il migliore artista della città. Negli ultimi anni, si è dedicata al sociale, al dibattito culturale e alla valorizzazione degli artisti.
Secondo la sua volontà, una parte dei suoi locali verranno lasciati alla Fondazione Mic e destinati a residenze d’artista e alla valorizzazione della cultura ceramica, a riprova della generosità e dell’amore per la cultura che hanno contraddistinto tutta la sua esistenza.