TEATRO DUSE, RIPARTE CON ‘TRASCENDI E SALI’ DI ALESSANDRO BERGONZONI

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ALESSANDRO BERGONZONI_1656-courtesy Teatro Duse

È con ‘TRASCENDI E SALI‘ la pièce teatrale di Alessandro Bergonzoni che si riaprono le porte del Teatro Duse di Bologna, in scena l’11, 12, 13, 14, 18, 19, 20, 21 maggio 2021, rigorosamente dalle ore 19.15, salvo cambi repentini delle misure di sicurezza dovute al lockdown per permettere al pubblico il rientro a casa nel rispetto dell’orario di coprifuoco.

Lo spettacolo, che ha incantato il pubblico di Bologna, già accolto da ripetuti sold-out ad ottobre 2018, torna in scena per 500 spettatori pari al 50% della capienza della storica sala di via Cartoleria. Le prevendite per queste prime 8 date in calendario sono già aperte, ma il progetto è pensato per andare in scena ad oltranza, ovvero come ha precisato Bergonzoni “fino a quando il pubblico sentirà la necessità di partecipare, al fianco della compagnia e del pubblico del teatro.

Questa ripartenza segna un nuovo inizio e rinsalda i legami con il pubblico e la comunità degli artisti che animano il teatro che per ben 14 mesi hanno sofferto e subito le conseguenze soprattutto economiche conseguenti la pandemia.
I conti si fan presto e se in generale la perdita dell’attività nello spettacolo dal vivo del 2020 è stata del 90%, in un teatro privato come il Duse, dove il bilancio si fonda per oltre l’80% sugli incassi del pubblico, la perdita è stata davvero importante.

Bando ai pessimismi, allo stesso tempo non bisogna ignorare gli aiuti ricevuti dalle amministrazioni locali, quali il Comune di Bologna con la convenzione triennale che lo lega al Duse, la Regione Emilia Romagna con il contributo per l’attività di formazione per i bambini e i ragazzi, ed il Ministero della Cultura che ha assegnato il contributo nonostante il fermo delle attività.

Si parla di ripartenza e come ha dichiarato Walter Mramor – presidente del cda del Teatro Duse – “Questo è un momento di rinascita, di ripartenza culturale e sociale, è un’occasione per combattere con forza e per costruire insieme una nuova normalità”.

Courtesy Teatro Duse

Aiuti istituzionali a parte, prima fra tutti a favorire la ripartenza è stata la scelta operata dalla Proprietà del Duse di annullare il canone d’affitto per tutti i mesi di chiusura scongiurando così gli effetti più catastrofici, a seguire quella della Compagnia Bergonzoni di ridurre i propri compensi in ciascun comparto e di offrire al pubblico un biglietto a prezzo politico di 17 euro per la platea e la prima galleria, e di 13,5 euro per la seconda galleria, inclusa la prevendita.

Per Bergonzoni già l’attenzione della stampa alla quale lo spettacolo viene presentato è una ripartenza ‘ad oltranza’, e trova anche della poesia dove – allungando lo sguardo in platea – le ‘x’ poste sulle poltrone a delimitare la distanza tra gli spettatori hanno un significato più profondo, rappresentano le persone che non ci sono più a causa della pandemia ma che comunque sono e rimarranno tra noi per sempre.
E in questo lungo periodo di silenzi e attese al teatro, oggi, dà un nuovo significato e descrive con gran fervore l’energia, la vitalità e le sensazioni potenti che promanano dal pubblico e l’importanza di ripartire da qui, dal Duse e dai lavoratori dello spettacolo che lui stesso chiama “non più lavoratori ‘dello’ ma ‘che’ spettacolo!”.

TEATRO DUSE – DISTANZIATO ph. Massimiliano Donati

Lo spettacolo, diretto da Riccardo Rodolfi e dallo stesso Bergonzoni, che firma anche le scenografie, sarà lo stesso andato in scena nel 2018. L’artista tratterà le stesse tematiche senza adattamenti al tempo trascorso: “alla mia maniera con surrealtà e con tocco anche di fantasia i temi che comunque hanno parlato di fame, di solitudine, di morte senza necessariamente parlare in maniera dolorosae – punto focale della rappresentazione – sarà la gente, il pubblico che leggerà in maniera completamente diversa una frase, un gesto, una richiesta, un’invocazione, una paura.
Il bello sarà andare a vedere il pubblico quando leggerà, quando tradurrà, interpreterà determinate frasi, come sentirà ad esempio il tema dei migranti. Con stanchezza? Con noia? Perché dirà:“ci sono altri problemi”.
Ecco Staremo a vedere cosa e come commenterà la gente.
Per questo penso che con lo spettacolo che faremo ci sarà un’altra attività da parte del pubblico. Sarà il pubblico a dover fare un salto insieme a me e questa è una cosa che mi diverte e mi stimola. Soprattutto non vorrò fare il lavoro sull’attualità che non ho voluto fare mai sin dall’inizio della mia carriera anche perché ci sono temi che toglierebbero alla mia cifra
”.

Con ‘Trascendi e sali’ Bergonzoni porta in scena uno spettacolo in cui il disvelamento segue e anticipa la sparizione, dove la comicità non segue obbligatoriamente un ritmo costante e dove, a volte, le radici artistiche vengono mostrate per essere subito sotterrate di nuovo. ‘Trascendi e sali’ come vettore artistico di tolleranza e pace, un salto artistico fatto di lato piuttosto che in avanti, a dimostrazione che per una progressione non è sempre necessario seguire una linea retta.

Alessandro Bergonzoni
TRASCENDI E SALI
Teatro Duse di Bologna, via Cartoleria 42
11, 12, 13, 14, 18, 19, 20, 21 maggio 2021 | ore 19.15

teatroduse.it