Fabrizio Bosso incontra i Jazz in’It Combo

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Fabrizio Bosso 2015 (Ph Roberto Cifarelli)

“Il jazz non è morto, ha solo un odore strano”. Così diceva Frank Zappa quando gli domandavano cosa fosse per lui quella musica di immagini e scale ripide. Parlava dell’immortalità di un genere che è nato per dare qualcosa in più a ciò che già c’era. Difatti, quando cade l’ultima nota, nel jazz, non è mai del tutto caduta, perché è proprio nel disegnare qualcosa che non ti aspetteresti, il segreto di questo mondo musicale d’improvvisazione e poliritmia.

Ne sanno qualcosa gli organizzatori del Crossroads (progetto partorito da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna), una rassegna itinerante tutta dedicata al jazz, nata nel 2000, e che porta a spasso un festival capace di riunire i più grandi nomi del panorama internazionale. E così, dopo lo stop imposto dalla pandemia, la carovana ha ripreso il cammino il 17 maggio e non si fermerà fino al prossimo 7 dicembre.

La prossima tappa del tour jazzistico, in programma per giovedì 3 giugno a Zola Predosa (BO), presso il Ca’ la Ghironda Modern Art Museum, vedrà l’acclamato trombettista Fabrizio Bosso incontrare la poliedricità e freschezza dei Jazz in’It Combo (versione a ranghi ridotti della Jazz in’It Orchestra) per una lunghissima serata dedicata al ricordo delle musiche di Benny Carter, Charlie Parker e Dizzy Gillespie. Oltre alla punta di diamante, Bosso, saliranno sul palcoscenico anche Cristiano Arcelli e Fabrizio Benevelli al sax alto, Marco Ferri e Giovanni Contri al sax tenore, Michele Vignali al sax baritono, Alessandro Altarocca al pianoforte, Stefano Senni al contrabbasso ed Enrico Smiderle alla batteria.

Una serata di puro swing e bebop, dove perdersi fra i voli di fiato ispirati dalla tromba di Fabrizio Bosso e ritrovarsi nell’eco distante delle work songs, improvvisate e malinconiche.

 3 Giugno, Crossroads, Zola Predosa (BO), Ca’ la Ghironda Modern Art Museum, info: www.crossroads-it.org