Ricominciamo dal primo maggio è lo slogan che accompagna la riapertura del Teatro Rasi e la ripresa degli appuntamenti culturali di Ravenna Teatro. La grande Festa dei Lavoratori diventa così un giorno simbolico che sigla il ritorno in sala degli spettatori e delle maestranze teatrali sul palco. Tra spettacoli, film e presentazioni di libri, il Primo Maggio al Teatro Rasi si presenta assai ricco.
Si parte alle ore 11 con una puntata speciale di Storie di Ravenna intitolata Dei teatri e del lavoro. L’itinerario storico che scandaglia il passato della città, alla ricerca di archeologie, icone e narrazioni che aiutino a interrogarci sul presente dedica una tappa del suo percorso alla riapertura dei teatri nella giornata del Primo Maggio. Sul palco le voci di diversi storici e studiosi – Francesco Antonelli, Elisa Emaldi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Giovanni Mazzotti, Laura Orlandini – si intrecceranno con le letture di Laura Redaelli e le musiche di Valerio Vigliar nel raccontare alcuni fondamentali eventi nella storia della città di Ravenna. I teatri del territorio ravennate sono i protagonisti di questa storia: dalla nascita del Teatro Rasi come Chiesa di santa Chiara a quella del Teatro Socjale di Piangipane sorto grazie al lavoro dei braccianti locali. Si passa poi alla storia della pineta del Primo maggio e i suoi pignaroli, alla chiesa di San Giuseppe Operaio per giungere infine ad alcune iconografie custodite all’interno delle chiese del territorio, ricche testimonianze del lavoro di duemila anni fa.
Si continua alle ore 16 con il film di Milo Rau The Congo Tribunal che riaccende il grande schermo del Teatro Rasi. Il famoso regista teatrale passa dietro la macchina da presa per raccontare una storia mai avvenuta ma che avrebbe dovuto avere luogo: il processo agli autori degli atroci crimini di guerra compiuti nel corso del ventennale conflitto civile in Congo. La storia di sei milioni di vittime che non hanno mai ricevuto giustizia e di un conflitto che, nonostante la sua portata, è passato quasi inosservato. Milo Rau con The Congo Tribunal allestisce il suo personale tribunale, ma i protagonisti sono non attori bensì minatori, ribelli, ministri, avvocati, esperti di diritti umani. Un documentario che parte dall’omonimo progetto teatrale del regista e che si offre come analisi delle cause e degli sfondi di questa grande guerra e dei ruoli giocati dai politici locali nei loro rapporti con l’occidente e dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e dalla Cina nello sfruttamento delle risorse del territorio africano.
Alle ore 18 è il turno di Francesca De Sanctis che presenta il suo libro Una storia al contrario (Perrone), accompagnata dalle letture di Camilla Berardi. L’autrice racconta per l’appunto una storia al contrario, da assunta nella redazione cultura&spettacoli a l’Unità alla sua condizione di precaria. Una storia personale che tuttavia, nell’intrecciare storie ed esperienze recenti, racconta un percorso universale, che tocca nomi come quelli di Gramsci e di alcuni maestri del DAMS di fine Novecento.
A chiudere la giornata alle ore 20 lo spettacolo di Kate Tempest Tiresias, per la regia di Giorgina Pi e con Gabriele Portoghese. Una produzione Bluemotion/Angelo Mai che racconta il mito di Tiresia, la veggente che, perduta la vista, diviene capace di leggere il futuro. Il rito viene riportato alla luce sul palco da un unico attore che, tra vecchi dischi e nuove impressioni, segue orme poetiche e sonore per raccontare tante vite in una.
Info: 0544 30227, ravennateatro.com. Posti limitati, consigliato l’acquisto online dei biglietti su vivaticket.it