Dopo l’uscita del libro La Bella Stagione per Gagarin Edizioni, esce oggi su Santeria/Audioglobe anche il nuovo album omonimo di Don Antonio Gramentieri, un disco di dieci tracce in cui per la prima volta il musicista si cimenta con canzoni in italiano.
«Ho raccontato una storia, che è sempre la mia, con due materiali diversi. La scrittura e la musica sono stati gli unici mestieri della mia vita, ogni ricordo e ogni storia ha deciso autonomamente se diventare canzone, e in quel caso è finita nel disco, o un racconto. E in quel caso la trovate nel libro», ha affermato l’artista nel presentare il suo nuovo progetto. In effetti, la raccolta di racconti brevi e il disco appena uscito vivono di una propria autonomia ma sono legati dal desiderio di parlare del passato e del modo in cui questo si ripresenta, incidendo sul presente.
L’uscita del disco va a completare quell’anteprima che aveva accompagnato ad inizio aprile l’uscita del libro e ai cinque brani contenuti nel cd in omaggio, intitolato L’Eclissi, si aggiungono ora le dieci tracce del nuovo album. Interamente realizzato nella sala di incisione de L’Amor Mio Non Muore e finalizzato a Nashville, La Bella Stagione racconta dieci storie che esplorano memoria, esperienze, paesaggi e visioni e nel farlo attraversa molti dei mondi e delle epoche vissute da Don Antonio: dai folklori e synth dei primi anni Ottanta fino alle melodie ariose e le partiture contemporanee. Ecco qui il video backstage del nuovo album:
Il disco, prodotto insieme a Roberto Villa e a Ivano Giovedì, è frutto del lavoro di due anni, nelle pause tra un tour e l’altro. Le canzoni sono state scritte in parallelo ai racconti del libro e registrate in poche settimane in Romagna. Lo studio de L’Amor Mio Non Muore ha visto in quelle settimane la collaborazione di una ristretta cerchia di musicisti: Roberto Villa al basso e chitarre, Nicola Peruch a pianoforti, synth e organo e Dani Marzi alla batteria sono stati i primi pochi elementi di una formazione a cui si sono poi aggiunti i nomi di Arianna Pasini (voci e chitarre), Piero Perelli e Vince Vallicelli (batteria), Pepe Medri (bandoneon e sega musicale), Vanni Crociani (archi) e Denis Valentini e Daniela Peroni (cori). Il missaggio invece è stato curato da Ivano Giovedì e Roberto Villa, mentre la masterizzazione è opera di Jim DeMain a Nashville. Il risultato è una formazione intima che rispecchia la filosofia dello studio di registrazione analogica e dalla quale sono nate venticinque canzoni. Di queste sono rimaste le dieci dell’album, a cui vanno aggiunti i due inediti dell’EP. Infine, a chiudere il progetto, la veste grafica di Sara Paioncini, realizzata a partire da alcune fotografie d’epoca di Cesare Gramentieri, padre di Don Antonio.
Con La Bella Stagione Don Antonio torna così in pista con il suo alter-ego a sei anni dal termine del progetto Sacri Cuori, a quattro anni dal disco di debutto come Don Antonio e a tre anni dall’avventura americana di The Crossing insieme ad Alejandro Escovedo. Un’attività musicale prolifera che ha visto Antonio Gramentieri portare la sua musica in giro per il mondo, nei principali festival e club fra Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Europa, Scandinavia e Balcani. Con lo pseudonimo di Don Antonio ha diviso palcoscenici con alcuni nomi leggendari (Marc Ribot, David Hidalgo, Jim Keltner, James Chance, John Parish,JD Foster, Wayne Kramer, James Williamson, Howe Gelb, John Convertino) e ha realizzato colonne sonore per il cinema e la televisione.
Info: il disco è acquistabile al link www.audioglobe.it; il libro è distribuito invece nel circuito delle librerie Feltrinelli, in negozi di dischi, librerie selezionate e sul sito www.gagarin-magazine.it; per informazioni https://www.facebook.com/donantoniogramentieri