Giulio Cantore canta la sua via

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Giulio Cantore

È uscito il video di La mia via, l’ultimo singolo di Giulio Cantore, in anteprima su RockON.it e disponibile su YouTube dal 3 maggio. Cantore, il cui destino sembra già segnato dal cognome, è musicista e liutaio, vive nella campagna meldolese – a ridosso del bosco in cui è stato girato il videoclip – ma ama girovagare per il mondo, difatti le sue canzoni sono intrise di natura, contaminazioni etniche e di una particolare attenzione al suono della chitarra. Queste tre componenti sono presenti fin dall’inizio della sua carriera discografica: i due album pubblicati con il gruppo Almadira  – Talea (2016) e Derive (2017) – hanno in comune i numerosi riferimenti alla musica orientale, al folk e al flamenco, mentre i testi prendono ispirazione da paesaggi marittimi e campestri.

In seguito allo scioglimento degli Almadira, Giulio inizia una nuova ricerca riguardo la sua modalità espressiva, culminata con Cambio di stagione: “Con i primi due dischi avevo minor consapevolezza di come scrivere una canzone, sono molto più strumentali” – racconta il cantautore – “nel momento in cui ho deciso di camminare con le mie gambe, ho dovuto trovare una direzione, allora la ricerca del linguaggio è diventata più importante: se c’è la parola, la musica deve accompagnarla, altrimenti faccio un brano strumentale”. Da questo punto di vista, il lavoro con Paul Armfield e gli insegnamenti di Piers Faccini sono stati folgoranti: “L’incontro con questi due autori mi ha aiutato a approfondire la scrittura. Ho partecipato a uno stage svolto da Faccini, che riesce a trasporre tutte le sue esperienze “etniche” in una dimensione completamente sua, personale: si sentono le influenze ma non sta copiando nessuno, è roba sua. Questo mi ha affascinato tantissimo, è il mio punto di arrivo: poter fare qualcosa che rimandi a una musica o a una cultura che mi piace, ma che sia comunque mio. Anche per questo negli anni ho smesso di suonare flamenco: il flamenco lo fai se vivi a Siviglia, se sei qui e devi accompagnare una paella e studi sette ore al giorno ma alla gente non gliene frega niente perché non capisce il tuo linguaggio, allora c’è un problema di comunicazione”.

Con Paul Armfield Giulio solca i palchi europei e realizza Domestic, il settimo album di Paul uscito a settembre 2020. È solo una delle tante collaborazioni di Giulio, che trova una dimensione positiva nell’accostarsi a musicisti e autori con esperienze e musicalità a volte anche molto diverse dalla sua. Un esempio è proprio La mia via, una canzone allegra e leggera che ricorda come la diversità sia normalità, in cui Giulio è affiancato da Giacomo Toni, con un’iniziale e divertente contrapposizione formica/cicala che ben sembra sposare le due personalità: “La musica si divide in due gruppi: quella che arriva e quella che non arriva. Non  dipende da quello che uno ti fa sentire o dice, è una cosa sottilissima: ci sono certi artisti che hanno quella magia, al di là del fatto che sia musica che ascolterei sempre o no”.

Durante il primo lockdown sono usciti quattro singoli che hanno rappresentato l’urgenza di dare una forma a quello che stava succedendo, in un periodo in cui alla musica è stata tagliata parte della sua ragion d’essere, ossia la condivisione. I brani sono stati scritti, composti e registrati in pochi giorni con il cellulare e il microfono degli auricolari: “La qualità audio lascia a desiderare, ma sono diretti, veri”. In La conta, la voce di sua figlia Greta descrive il lento passare di quei giorni tutti uguali, ma la musica è avvolgente e ritmata. Entre vous, invece, raccoglie delle testimonianze sul primo periodo dell’emergenza pandemica, con una musica che sembra attraversare diversi luoghi, nonostante il confinamento che racconta. “Io canto ma non sono un cantante” – dice Cantore – “quello che posso provare a fare con la voce è dare un peso alle parole. La ricerca di un linguaggio che abbia altre voci dentro, o l’uso di strumento dà voce a una pluralità, come è storicamente la chitarra, è il mio biglietto”.

Nei piani di Giulio sono previsti un altro singolo entro l’inizio dell’estate e due EP prima della fine dell’anno, tutto sotto la casa discografica che lo accompagna da sempre, Bajun Records, con la distribuzione affidata a Believe Music.

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