Prosegue il ritratto d’artista dedicato all’attrice Barbara Voghera con Consegnaci, bambina, i tuoi occhi, prima trasposizione teatrale assoluta, a cura di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, del testo del poeta e drammaturgo spagnolo. Musiche originali del compositore elettronico inglese Robin Rimbaud / Scanner.
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Nel mese di marzo, in occasione della Giornata delle persone con la sindrome di Down, Lenz Fondazione presenta un focus su Barbara Voghera, interprete da oltre vent’anni delle più importanti creazioni dell’ensemble. Sabato 13 marzo, dalla home page del sito www.lenzfondazione.it sarà disponibile integralmente e gratuitamente, dalle ore 10 alle ore 24, lo streaming di Consegnaci, bambina, i tuoi occhi, prima trasposizione teatrale assoluta, creata da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto nel 2008 per la Reggia di Colorno, del testo La Ballata di Cappuccetto Rosso di Federico García Lorca (Ugo Guanda Editore, 2005).
«È un poema giovanile, inedito fino a non molti anni fa, suddiviso in cinque parti: uno stupito canto all’amore e allo smarrimento, che trasforma Cappuccetto -interpretato da Barbara Voghera- in una specie di Dante persa in un surrealista bosco dove fiori, uccelli, acque vogliono i suoi occhi capaci di guardare il mondo con incanto» spiega Maria Federica Maestri, responsabile di installazione scenica, regia e costumi «La fiaba istituisce un proprio mondo autonomo di creazione materica e installativa: gli spettatori si muovono in un labirinto spaziale tra videoproiezioni, oggetti contemporanei, corpi veri e corpi finti in un museo generativo di linguaggi artistici che sorreggono un percorso filologico di illuminazione del sostrato filosofico ed estetico della ballata lorchiana».
«Barbara Voghera restituisce efficacemente al suo personaggio innocenza, stupore e inconsolabile disperazione» ha scritto Laura Bevione sulle pagine di Hystrio in occasione del riallestimento di Consegnaci, bambina, i tuoi occhi del 2017 negli spazi industriali di Lenz Teatro, a Parma che sarà possibile vedere in streaming il 13 marzo. Le fa eco il critico teatrale Matteo Brighenti: «Mistero e simbologie. Incanto e religione della parola. Un viaggio nella favola, nella felicità e nell’innocenza perdute, passi che non conoscono realtà fisiche, ma luoghi dell’essere, del tempo e della metafora».
«Il poema è stato ritradotto e adattato per la rappresentazione teatrale grazie alla particolare scrittura poetica e alla struttura narrativa, caratteristiche particolarmente stimolanti per la ricostruzione di un paesaggio i cui confini, territoriali e culturali, si spingono alle origini dell’immaginazione e della memoria infantili dell’intera Europa» conclude Francesco Pititto, che ha curato traduzione, drammaturgia e imagoturgia della creazione che vede in scena, insieme a Barbara Voghera, Valentina Barbarini e Giuseppe Barigazzi in dialogo con le musiche originali – raccolte in un cd pubblicato da Horus Music – di Robin Rimbaud / Scanner, musicista elettronico londinese con cui Lenz ha più volte collaborato «La rivisitazione della favola dei Grimm, il rimando alla Divina Commedia di Dante – di cui quest’anno si celebrano i settecento anni dalla morte – la passione poetica di Lorca costituiscono una potente metafora per una visione contemporanea del mondo reale».
Il ritratto d’artista dedicato a Barbara Voghera proseguirà con due creazioni di cui è unica interprete: sabato 20 marzo Hamlet Solo (2013) e domenica 21 marzo, Giornata delle persone con la sindrome di Down, il recentissimo Altro stato (2020).
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13 marzo, ore 10-24 su www.lenzfondazione.it.
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