YOU’LL NEVER TEACH ALONE

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Lo scorso sabato 31 ottobre gli studenti della classe 2ªAT dell’Istituto Tecnico Oriani di Faenza si sono accordati per fare una sorpresa ai loro professori. Obbligati già da due settimane alla didattica a distanza, i ragazzi hanno cercato di rialzare il morale dei professori per farli sentire meno soli mettendo delle loro foto ritratto sui banchi di scuola, proprio davanti agli occhi dei docenti che fanno loro lezione online dalle rispettive aule.

Per saperne di più abbiamo deciso di intervistare uno degli studenti della 2ªAT. Cosa vi ha spinti a fare questo gesto? «Il rapporto che abbiamo con i nostri professori è uno dei migliori che abbia mai avuto. Secondo me l’empatia ha giocato un ruolo importante: mentre noi rimanevano a casa, loro dovevano andare a scuola e trovare le classi vuote. Questo ci ha fatto riflettere e ci ha portati a questo gesto».

Avete chiesto il permesso a qualcuno per farlo? «No, è stata una cosa spontanea: l’idea è stata di una compagna di classe che ha chiesto il nostro parere e, dato che tutti eravamo d’accordo, abbiamo collaborato per realizzare la sorpresa».

Qual è stata la reazione dei professori? «La reazione dei professori è stata positiva: hanno percepito la nostra empatia nei loro confronti e si sono congratulati con noi. La professoressa, appena è entrata in classe, è rimasta estasiata nel vedere ciò che avevamo fatto; la sua reazione ci ha resi fieri della nostra iniziativa, tant’è che ci ha spinto a pubblicarla sui social».

Le foto si trovano ancora in classe? «Sì, una volta a settimana andiamo a scuola in presenza e, grazie alla collaborazione dei bidelli con i quali ci eravamo accordati, le foto sono rimaste ognuna al proprio posto. I professori ci ringraziano ancora».

Gli insegnanti hanno apprezzato molto questo gesto, a differenza delle persone sui social che si sono scatenate nelle sezioni dei commenti di alcuni post. «Sembra un cimitero» hanno scritto alcuni (evidentemente non cogliendo lo spirito dell’iniziativa), altri hanno iniziato un dibattito sulla didattica a distanza evidenziando l’inefficacia di quest’ultima.

Sia i ragazzi che i professori sono stati molto colpiti da questo virus, e questo gesto da parte dei ragazzi ha dimostrato come, anche da parte loro, sia presente un grande impegno per rendere la situazione meno pesante per tutti.

Raffaele Muscia, Mohamed Amin Loukili, Giovanni Peroni, Riccardo Poggi, Edoardo D’Agostino e Riccardo Bandini. 2ªDS, Liceo Torricelli-Ballardini, Faenza